Il tè delle cinque: Donne e Menopausa parte 3
L'osteoporosi è un altro problema che riguarda le donne in menopausa.
L'osteoporosi dà segni di sè quando si avvertono dolori articolari, ossei e fratture. Il nostro corpo soffre in silenzio, in modo carsico, sotterraneo, fino a quando le lesioni indotte dalla carenza ormonale non sono così gravi da dare sintomi e segni visibili.
La camminata giornaliera dovrebbe essere una sana abitudine.
Con il movimento teniamo in allenamento non solo l’osso (e questo contrasta la tendenza a perdere osso), ma anche le articolazioni e contrasteremo l'osteoporosi stessa.
Se la donna assume vitamina D, magnesio e calcio con una punta di silicio, è come se mettesse insieme gli ingredienti per fare una torta. Ma serve impastare la torta affinchè venga bene e buona, e questa è la metafora della camminata, che impasta gli ingredienti minerali.
L’osso sano è un osso elastico che non si rompe facilmente dunque..
Inoltre se camminiamo o pratichiamo altri sport, alleniamo la prontezza di riflessi e quindi anticipiamo le cadute e, nella mala parata appoggeremo prima il polso. Se non altro avremo salvato il femore!
Un altro organo che sente moltissimo la menopausa è l’intestino. Perché? Perché noi abbiamo recettori per gli ormoni (crollo ormonale in menopausa) in tutti gli organi del nostro corpo inclusa la parete dell’intestino. E questi recettori li dobbiamo immaginare come delle serrature nella quale vanno a inserirsi gli ormoni sessuali (l’ormone è la chiave che interagisce con la sua serratura che è il suo recettore e a seconda dell’azione otteniamo due conseguenze diverse). Se l’azione porta ad attivare il recettore ecco che questo va al DNA e quindi abbiamo un’azione proliferativa o riparativa. Se invece l’interazione chiave e ormone o recettore dice "blòccati" noi avremo un silenzio della sintesi delle proteine o di altre sostanze che avrebbero un’azione anche proliferativa.
Quando abbiamo la carenza di ormoni tutti i recettori che abitano la parete dell’intestino cominciano a soffrire. Le ghiandole dell’intestino cominciano a secernere una qualità diversa di secrezioni ed enzimi digestivi e quindi facciamo più fatica digerire, abbiamo un rallentamento della peristalsi, comincia la stitichezza. Dovete sapere che il 90% della serotonina, che è un neuro trasmettitore fondamentale (che prima pensavamo fosse solo nel cervello per regolare il nostro umore ma anche la modulazione del dolore) è nella pancia. Senza estrogeni si riduce la serotonina ed ecco che rallenta la peristalsi (cioè rallenta il movimento dell’intestino). Poi succede un’altra cosa incredibile: pensate che anche i micro organismi che abitano il nostro intestino e costituiscono il microbiota ovvero l’ecosistema che ci abita, sono sensibili agli ormoni e vanno in menopausa anche loro, per cui senza estrogeni cambiano le popolazioni ovvero si moltiplicano alcuni ceppi, si riducono quelli che dovrebbero abitarci e abbiamo più difficoltà digestive ma anche una maggiore fermentazione
E quindi la famosa pancia alla menopausa è una pancia gonfia. Cambiano anche gli enzimi che attivano gli ormoni e che portano la donna ad accumulare grasso a livello del punto vita e dell’addome con maggiori rischi cardio vascolari. Se noi ascoltiamo il nostro corpo capiamo immediatamente che gli ormoni quanto siano fondamentali, quante piccole cose cambino insieme alla menopausa. Ci sono dei segnali di allarme a seconda dell’organo più bersagliato dal momento della menopausa. Con una terapia ormonale "cucita su misura" come direbbe la dott.ssa Graziottin, potremmo stare molto molto meglio. Come prima della menopausa.
Quando abbiamo la carenza di ormoni tutti i recettori che abitano la parete dell’intestino cominciano a soffrire. Le ghiandole dell’intestino cominciano a secernere una qualità diversa di secrezioni ed enzimi digestivi e quindi facciamo più fatica digerire, abbiamo un rallentamento della peristalsi, comincia la stitichezza. Dovete sapere che il 90% della serotonina, che è un neuro trasmettitore fondamentale (che prima pensavamo fosse solo nel cervello per regolare il nostro umore ma anche la modulazione del dolore) è nella pancia. Senza estrogeni si riduce la serotonina ed ecco che rallenta la peristalsi (cioè rallenta il movimento dell’intestino). Poi succede un’altra cosa incredibile: pensate che anche i micro organismi che abitano il nostro intestino e costituiscono il microbiota ovvero l’ecosistema che ci abita, sono sensibili agli ormoni e vanno in menopausa anche loro, per cui senza estrogeni cambiano le popolazioni ovvero si moltiplicano alcuni ceppi, si riducono quelli che dovrebbero abitarci e abbiamo più difficoltà digestive ma anche una maggiore fermentazione
E quindi la famosa pancia alla menopausa è una pancia gonfia. Cambiano anche gli enzimi che attivano gli ormoni e che portano la donna ad accumulare grasso a livello del punto vita e dell’addome con maggiori rischi cardio vascolari. Se noi ascoltiamo il nostro corpo capiamo immediatamente che gli ormoni quanto siano fondamentali, quante piccole cose cambino insieme alla menopausa. Ci sono dei segnali di allarme a seconda dell’organo più bersagliato dal momento della menopausa. Con una terapia ormonale "cucita su misura" come direbbe la dott.ssa Graziottin, potremmo stare molto molto meglio. Come prima della menopausa.
Provincia di Treviso
LEGGI ANCHE:
