Il tè delle cinque 2° appuntamento: Perineo e sessualità

Domenica 26 aprile all'evento de "IL TE' DELLE CINQUE" ho parlato di perineo e sessualità.
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Ho pensato ad un argomento attuale che potrebbe interessare ad un vasto pubblico.
Permettetemi un discorso introduttivo però, penso che la vera educazione sessuale nasca nel momento in cui ci impegniamo in una esplorazione dentro noi stessi in grado di abbattere i pregiudizi, i tabù, oltrepassare con pazienza e calma le paure, superare le reticenze. 
Perineo e sessualità in che modo sono connessi? 
Ci sono molte interconnessioni in realtà. Un perineo (clicca qui per sapere cos'è il pavimento pelvico o perineo ) ipofunzionante sia dal punto di vista muscolare che per altre patologie che descriverò in seguito, può essere l'origine di molte disfunzioni sessuali. 
Quali sono le cause di disfunzione sessuale?
L'alterazione anatomica degli organi genitali, interventi chirurgìci agli organi pelvici o colo ano rettali, le vasculopatie, le neuropatie (dalle patologie neurologiche a neuropatie ad esempio periferiche causate dal diabete), problemi endocrini o metabolici (ad esempio il sovrappeso o l'obesità, l'ipo o l'iper tiroidismo) , l'assunzione di farmaci (ad esempio gli antidepressivi che agiscono sulla serotonina), fattori psicologici, o caratteristiche del proprio carattere (ad esempio l'eccessiva timidezza, il  sentimento di inferiorità, l'ipersensibilità alle critiche se riferite all'aspetto fisico, e sentimento di ostilità). Infine tra le cause di disfunzioni sessuali vorrei annoverare gli abusi sessuali, gli eventi traumatici e le conflittualità di coppia.
Quali sono i disturbi sessuali ?
Si distinguono in disturbi del desiderio, dell'eccitazione e dell'orgasmo. 
Quando i muscoli perineali sono deboli (la valutazione viene effettuata da uno specialista con la palpazione e l'esplorazione digitali intra vaginale e intra anale) come ad esempio nel post partum, o in menopausa (associata a distrofia vulvare), o per alterazione congenite del collagene, che dà elasticità ai tessuti, vi è una sorta di "anestesia sessuale" che non fa scattare il desiderio, nè la lubrificazione.
La riduzione delle sensazioni porta magari a rapporti molto lunghi e impossibili, dove soventemente vi è una rincorsa all'orgasmo piuttosto che il godimento dell'atto in sè. Questo genera frustrazione in entrambi i partner. 
Il dolore, blocca l'eccitazione mentale e genitale. Dolore che può essere dovuto anche ad un ipertono dei muscoli perineali, o a patologie importanti femminili come l'endometriosi.
In particolare l'endometriosi raddoppia il rischio di disturbi sessuali. Se il muscolo è contratto e la donna sente dolore, la lubrificazione potrebbe non avvenire ma succede un'altra cosa importante. Bisogna sapere che intorno all'uretra (canalino da cui esce l'urina), noi abbiamo un tessuto detto cavernoso che ha la capacità, essendo vascolarizzato specializzato, di riempirsi di sangue quando c'è l'eccitazione sessuale, come succede alla clitoride o ai genitali maschili. Questo costituisce una sorta di "air bag" che va a proteggere l'uretra anche in un rapporto ardente, prolungato, divertito. SE invece c'è dolore uretrale, questo air bag si sgonfia e c'è un trauma della povera uretra alla base della vescica che viene schiacciata tra il pene in erezione e l'osso pubico. 
Il dolore cronico inoltre, come nella vilvodinia, provoca un aumento di citochine infiammatorie e mastociti (soldati) che possono infiammare anche i nervi fino al cervello. E quando i nervi del cervello si infiammano, inizia la depressione. 
Il disturbo maschile dell'erezione rappresenta un problema sociale e colpisce il 50% della popolazione tra i 40 e i 70 anni. 
Al di là delle definizioni anagrafiche, a partire dai 60-65 anni, così come la donna all'entrata in menopausa, l'uomo e la donna vivono un profondo senso di cambiamento. Il pensionamento e la perdita del ruolo sociale, l'aumento di peso, lo squilibrio ormonale per la donna, possono slatentizzare un quadro involutivo fino a quel momento compensato. Alla basevi è la perdita di autostima. 
La perdita di valori estetici riconosciuti come elemento di richiamo erotico, la monotonia di certe relazioni sessuali, unitamente all'eccessiva familiarità con il partner, contribuiscono alla perdita di interesse sessuale. 
Dopo i 75-80 anni la noia sessuale dell'uomo può anche derivare dalla trascuratezza della donna che, con il tempo, dimentica di investire nuove energie nel rapporto coniugale. 
Appurato che ogni disfunzione sessuale debba sempre  imporre una visita medica specialistica, che potrebbe significare l'inizio di una assunzione farmacologica, la maggior parte delle disfunzioni sessuali legate ad aspetti psicologici possono essere risolte con l'aiuto di uno psicologo.
I miei consigli utili per le donne: 
Non rincorrete l'orgasmo vaginale. Non esiste. Esiste solamente l'orgasmo clitorideo. Nello specifico, la stimolazione clitoridea porta ad aumento del flusso sanguigno solamente nella parte superiore. Con la penetrazione vaginale, il flusso aumenta anche alla radice del clitoride e in tutta l'area vaginale.  Non tutti i clitoridi hanno la stessa grandezza e le stesse radici nervose. Inoltre la localizzazione del clitoride più bassa, verso l'orifizio vulvare, porta a maggiori orgasmi con la penetrazione. Alcune posizioni sono tuttavia favorenti. 
Non siate stitiche verbalmente. Se una cosa vi piace comunicatela al vostro partner. Se non vi piace, ditelo. Recenti studi hanno dimostrato come le donne più competenti, informate e interessate a conoscere i meccanismi del piacere sessuale, abbiano maggior consapevolezza del proprio corpo e meno reticenze verso il partner.
Non preoccupatevi eccessivamente di indossare biancheria sexy. La cosa che interessa maggiormente al vostro partner è toglierla. 
Non fingete. Siate sincere. E trovate piuttosto le strategie perchè ciò non debba avvenire.
Utilizzate dei lubrificanti se soffrite di secchezza vaginale e imparate ad usare creme a base di vitamina e o collagene tanto quanto usate la crema corpo, il fondotinta o il rossetto.
Lubrificanti oleosi ma non alimentari che vi lascerebbero delle macchie difficili sui tessuti. Ottimi anche nel sesso in acqua. O lubrificanti acquosi, anche se tendono ad assorbirsi e durante un rapporto lungo dovete fare più applicazioni. No ai lubrificanti con lidocaina, che riducono le sensazioni, sebbene possano ritardare l'eiaculazione del vostro partner. Studi dimostrano disfunzione erettile dall'uso prolungato.
Lubrificanti aromatizzati, ottimi nel rapporto orale spinto e ad alta complicità.
I miei consigli per gli uomini:
Il clitoride non è un pulsante dell'ascensore. Se lo premete mille volte con insistenza e forza non arriva prima. Rischiate di creare fastidio, dolore e calo dell'eccitazione e della lubrificazione. SE la partner vi riferisce che qualche azione che voi fate le crea dolore, non fatela se non volete arrestare la magica partenza. Piuttosto cercate insieme una soluzione o parlatene con uno specialista.
Non chiedete mai alla vostra donna "se sta per venire", non fatele queste domande. E se percepite che la sua ecccitazione sale al massimo, non immaginatevi sulla pista dei cento metri piani accellerando l'azione. rischierete di arrivare prima voi e lasciarla dietro il traguardo. 
Tecniche di rilassamento muscolare e respiratorio, la ricerca dei vostri punti erogeni (da fare con la partner), i massaggi shatsu, possono aiutarvi in caso di deficit erettivo da ansia da prestazione.
Non minimizzare il tuo problema nè relativizzarlo, non vergognarti ma non parlarne troppo con la tua compagna nè essere ossessivo. Non fare la vittima. 
In caso di eiaculazione precoce, impara a ritirarti "al limite" anche se dopo secondi o pochissimi minuti. Fa che diventi un esercizio concordato con la tua partner. E se dovessi aver bisogno di un'ora per "ripartire",  non preoccuparti, se saprai aprirti al dialogo e soddisfare la tua donna prima di te, vedrai che ti verrà incontro. E' un esercizio che si impara.

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