Gravidanza, neonato e sessualità
Uno spermatozoo che entra in vagina, sale lungo le tube, incontra l'ovulo femminile e lo feconda ed ecco fatto un bel bambino. A dirla così sembra la cosa più facile del mondo eppure molte coppie vivono con ansia e preoccupazione sia il momento del concepimento, soprattutto quando non avviene al primo tentativo, che l'ignoto della gravidanza e del dopo parto.
L'atto sessuale dovrebbe innanzitutto essere un momento piacevole e di benessere per la coppia, in qualsiasi momento esso venga espletato. Ma sappiamo che uomini che diventano solo "contenitori" di sperma ce ne sono, sprattutto quando la gravidanza è cercata e voluta ad ogni costo. "Dai che ho l'ovulazione, forse, facciamolo subito". Sesso meccanico, da far passare ogni desiderio acrobatico o pulsionale all'uomo che potrebbe anche manifestare dei deficit dell'erezione per paura di una inefficace prestazione. E' più facile fare sesso quando non si hanno obiettivi. Ci si abbandona meglio al piacere, e alla scoperta.
Spesso le donne manifestano le loro paure durante la gravidanza. Farà male al bambino la penetrazione?. Il rapporto orale mi irrita la mucosa vulvare? Se non ho desiderio devo sentirmi in colpa? Il sesso anale è concesso in gravidanza? Quando posso fare sesso dopo il parto?
Domande che trovano giustificazione sia per la mancanza di informazioni ricevute che per squilibri ormonali legati al periodo.
Iniziamo innantutto spiegando alle donne che se non si tratta di una gravidanza a rischio (minaccia d'aborto, inseminazione in vitro, patologie ginecologiche..) non vi sono limitazioni alla sessualità nè durante la gravidanza nè dopo. Tuttavia, nel terzo trimestre, l'aumento delle dimensioni dell'utero e della pancia conseguentemente, o l'aumento di peso eccessivo, possono ostacolare alcune posizioni, rendendo difficile il raggiungimento dell'orgasmo. Anche l'uomo potrebbe trovare meno attraente la propria donna e manifestare disturbi del desiderio o semplicemente temere che i colpi coitali possano danneggiare la testa del bambino o non sentire la stessa eccitazione. Ogni sentimento va accolto e compreso, discutedolo in coppia.
Se durante la gravidanza alcune donne avvertono maggiore desiderio sessuale, potrebbe verificarsi un vero e proprio arresto dopo il parto dovuto al crollo ormonale, ai conseguenti sbalzi ormonali, al dolore delle cicatrici da parto, alla concentrazione delle attenzioni sul neonato. Si consiglia alla donna di dedicarsi a se stessa per almeno quranta giorni nel puerperio, senza sensi di colpa. Il 20% delle donne che hanno partorito inoltre, manifesta rifiuto per l'attività sessuale per almeno sei mesi dopo il parto e il 10% fino ad un anno.
Il sesso anale, negli ultimi vent'anni, viene praticato dal 34% delle coppie. Prima era finalizzato ad evitare una gravidanza, ora la rivoluzione sessuale e la migliore conoscenza di sè e del piacere, hanno consentito di scoprire la sua complementarietà al rapporto vaginale. Ricco di terminazioni nervose, il canale anale, diventa un luogo del piacere che però molte donne rifiutano per paura del dolore, di sporcarsi e di diventare incontinenti. Spieghiamo che le feci solitamente sono molto più alte e se proprio vige questa paura, un piccolo clistere può aiutare. Il dolore è presente per la contrazione da paura, il mancato abbandono e la non completa fiducia, o per un senso di sottomissione non voluta. L'incontinenza non si verifica. Si tratta di un muscolo elastico che poi torna nella sua forma originaria. Solamente in rari casi dopo molti anni di penetrazione anale costante, può verificarsi una lieve incontinenza ai gas.
Durante la gravidanza non vi sono controindicazioni alla sessualità anale.
Da futura consulente sessuale ma già specialista del pavimento pelvico, spiego sempre alle donne che l'orgasmo è solo clitorideo. Raggiungerlo con la penetrazione è difficile e ciò avviene solamente se i nervi dei bulbi della clitoride sulla parte più esterna della vulva, vengono sfregati insieme al glande della clitoride, quel bottoncino di pochi millimetri confinato in alto che ancora moltissimi pensano sia la sola clitoride.
Dunque non me ne vogliano i neo papà se in questo articolo difendo le donne e il loro bisogno di pausa dalla sessualità. Avete un arduo compito. Quello di imparare ad eccitarle attraverso semplici carinerie, complimenti e baci, carezze e tanti preliminari. La donna si concede più lentamente, non basta accendere un interruttore nè mostrare il proprio membro eretto. Molte donne provano già sufficiente piacere alla suzione del capezzolo da parte del loro neonato, grazie al rilascio di ossitocina (ormone del piacere). C'è bisogno di molto più tempo da parte vostra. La pazienza non vi appartiene? La allontanerete da voi, con il rischio di perderla. Lo dicono gli studi: un quinto delle coppie rompe la relazione nel primo anno dopo il parto (Zoe Beìonser). All'aumento di responsabilità si stagliano i problemi della sessualità da ambo le parti. Una consulenza sessuale prima, durante e dopo l'esperienza genitoriale potrebbe aiutare molto.
L'atto sessuale dovrebbe innanzitutto essere un momento piacevole e di benessere per la coppia, in qualsiasi momento esso venga espletato. Ma sappiamo che uomini che diventano solo "contenitori" di sperma ce ne sono, sprattutto quando la gravidanza è cercata e voluta ad ogni costo. "Dai che ho l'ovulazione, forse, facciamolo subito". Sesso meccanico, da far passare ogni desiderio acrobatico o pulsionale all'uomo che potrebbe anche manifestare dei deficit dell'erezione per paura di una inefficace prestazione. E' più facile fare sesso quando non si hanno obiettivi. Ci si abbandona meglio al piacere, e alla scoperta.
Spesso le donne manifestano le loro paure durante la gravidanza. Farà male al bambino la penetrazione?. Il rapporto orale mi irrita la mucosa vulvare? Se non ho desiderio devo sentirmi in colpa? Il sesso anale è concesso in gravidanza? Quando posso fare sesso dopo il parto?
Domande che trovano giustificazione sia per la mancanza di informazioni ricevute che per squilibri ormonali legati al periodo.
Iniziamo innantutto spiegando alle donne che se non si tratta di una gravidanza a rischio (minaccia d'aborto, inseminazione in vitro, patologie ginecologiche..) non vi sono limitazioni alla sessualità nè durante la gravidanza nè dopo. Tuttavia, nel terzo trimestre, l'aumento delle dimensioni dell'utero e della pancia conseguentemente, o l'aumento di peso eccessivo, possono ostacolare alcune posizioni, rendendo difficile il raggiungimento dell'orgasmo. Anche l'uomo potrebbe trovare meno attraente la propria donna e manifestare disturbi del desiderio o semplicemente temere che i colpi coitali possano danneggiare la testa del bambino o non sentire la stessa eccitazione. Ogni sentimento va accolto e compreso, discutedolo in coppia.
Se durante la gravidanza alcune donne avvertono maggiore desiderio sessuale, potrebbe verificarsi un vero e proprio arresto dopo il parto dovuto al crollo ormonale, ai conseguenti sbalzi ormonali, al dolore delle cicatrici da parto, alla concentrazione delle attenzioni sul neonato. Si consiglia alla donna di dedicarsi a se stessa per almeno quranta giorni nel puerperio, senza sensi di colpa. Il 20% delle donne che hanno partorito inoltre, manifesta rifiuto per l'attività sessuale per almeno sei mesi dopo il parto e il 10% fino ad un anno.
Il sesso anale, negli ultimi vent'anni, viene praticato dal 34% delle coppie. Prima era finalizzato ad evitare una gravidanza, ora la rivoluzione sessuale e la migliore conoscenza di sè e del piacere, hanno consentito di scoprire la sua complementarietà al rapporto vaginale. Ricco di terminazioni nervose, il canale anale, diventa un luogo del piacere che però molte donne rifiutano per paura del dolore, di sporcarsi e di diventare incontinenti. Spieghiamo che le feci solitamente sono molto più alte e se proprio vige questa paura, un piccolo clistere può aiutare. Il dolore è presente per la contrazione da paura, il mancato abbandono e la non completa fiducia, o per un senso di sottomissione non voluta. L'incontinenza non si verifica. Si tratta di un muscolo elastico che poi torna nella sua forma originaria. Solamente in rari casi dopo molti anni di penetrazione anale costante, può verificarsi una lieve incontinenza ai gas.
Durante la gravidanza non vi sono controindicazioni alla sessualità anale.
Da futura consulente sessuale ma già specialista del pavimento pelvico, spiego sempre alle donne che l'orgasmo è solo clitorideo. Raggiungerlo con la penetrazione è difficile e ciò avviene solamente se i nervi dei bulbi della clitoride sulla parte più esterna della vulva, vengono sfregati insieme al glande della clitoride, quel bottoncino di pochi millimetri confinato in alto che ancora moltissimi pensano sia la sola clitoride.
Dunque non me ne vogliano i neo papà se in questo articolo difendo le donne e il loro bisogno di pausa dalla sessualità. Avete un arduo compito. Quello di imparare ad eccitarle attraverso semplici carinerie, complimenti e baci, carezze e tanti preliminari. La donna si concede più lentamente, non basta accendere un interruttore nè mostrare il proprio membro eretto. Molte donne provano già sufficiente piacere alla suzione del capezzolo da parte del loro neonato, grazie al rilascio di ossitocina (ormone del piacere). C'è bisogno di molto più tempo da parte vostra. La pazienza non vi appartiene? La allontanerete da voi, con il rischio di perderla. Lo dicono gli studi: un quinto delle coppie rompe la relazione nel primo anno dopo il parto (Zoe Beìonser). All'aumento di responsabilità si stagliano i problemi della sessualità da ambo le parti. Una consulenza sessuale prima, durante e dopo l'esperienza genitoriale potrebbe aiutare molto.