Come cambia la vagina con l'età
Vorremmo tutte una vagina elastica, “strettina”, tonica al punto giusto e lubrificata. Noi, donne di tutte le età, la vorremmo che rispettasse i nostri canoni estetici, con le grandi labbra grandi e le piccole labbra piccole, non troppo estroflesse. Vorremmo il design del pelo (diatriba pelo si o pelo no?), che potrebbe prevedere anche il cespuglio arbustivo o un piccolo posticcio, come nell '800, senza sentirci giudicate dai partner con esigenze diverse. Vorremmo una vagina ideale per accogliere i nostri raptus di follia sessuale o i tempi morti, di pausa relazionale, senza che rischiasse di diventare una foglia autunnale rinsecchita. Invece, con il passare dell'età, le labbra si assottigliano, i peli si fanno radi e imbiancati, il rosa scolora e diventa pallido, la secchezza incombe insieme alla distrofia.
Ma lo sapete che la vagina è un condotto circondato da muscoli? Immaginate ora di non poter camminare. Che fine farebbero i vostri muscoli ? Dapprima diventerebbero flaccidi per poi atrofizzarsi e perdere ogni funzione. Per ricominciare a camminare avreste bisogno di molta riabilitazione. Allo stesso modo la vagina mantiene il suo trofismo non solo grazie al suo utilizzo attraverso l’attività sessuale che mette in moto tutti i muscoli del pavimento pelvico ma anche per la presenza degli ormoni estrogeni. Come delle chiavi, gli ormoni, trovano la serratura su tutta la superficie vaginale. Gli estrogeni aiutano anche a mantenere attiva la lubrificazione e ad avere quindi rapporti piacevoli e non dolorosi.
Quando la donna entra in menopausa, o dopo un intervento chirurgico dell'area pelvica, il corpo diventa anarchico, vuole fare ciò che vuole. Intorno ai cinquant'anni poi, si staglia una vera e propria linea di demarcazione che segna il crollo ormonale e la caduta delle strutture di sostegno anche della vagina, oltre che di altri organi pelvici. È dopo la menopausa che la donna dovrebbe dedicarsi maggiormente alla sua vagina. Applicando creme o unguenti riepitelizzanti o elasticizzanti, continuando l’attività sessuale anche con l’utilizzo di lubrificanti adeguati, guardandosela allo specchio per notare i cambiamenti, e rivolgendosi al medico in caso di anomalie.
Si, osservare la propria vulva allo specchio è un’azione poco frequente. Le donne giungono preoccupate dal ginecologo se sentono una palla, un ingombro la’ in mezzo. Trattasi magari di un semplice prolasso, nulla di grave o urgente, ma segno che bisogna darsi da fare, con l’allenamento. Se non diponete di un uomo o di un’abile compagna dotata di membro in cintura, potete sempre contare su una vasta gamma di Sex Toys (giocattoli del sesso) a forma di fallo. La spinta coitale (su e giù o dentro e fuori per intenderci) spinge anche i vostri prolassi, allena la vagina (il bulbocavernoso) e vi dà un benessere a immediato rilascio e lenta consumazione. A prova di single.