La ragazza con la felpa rosa
Sarà stata quella felpa rosa, che le colorava le gote, o gli occhi a cuore, la sofferenza sotto al camice o le tante lacrime versate. Sarà stato il suo meraviglioso sorriso, la camminata veloce e gli occhiali neri sulla punta del naso o forse la delicatezza e le parole sussurrate piano ad avermi riempito la giornata di emozioni. Il nocciola dei suoi occhi mi teneva incollata a quel piccolo riquadro. Le avevo letto qualcosa di strano a prima vista ma non avrei immaginato ciò che mi avrebbe raccontato di li’ a poco.
Ho capito subito che centrava l’amore. Mi si aggrovigliarono all’istante le corde vocali. Mi scappava da piangere. Ho capito che questo sentimento bellissimo può trasformarti, farti volare a due metri da terra, alleggerirti anche il peso di un cancro senza pietà. Ho capito che l’amore è un sentimento che riempie e ossigena; guarisce anche se l’ universo non sempre ascolta ciò che ci passa per la testa.
Quanto vorrei che ogni paziente oncologico avesse la sua stessa fortuna, quella di un vero amore accanto. Qualcosa che si scaraventi sul pavimento della vita rotolando dalle risate insieme alle galassie notturne, come mi raccontava lei, quella infermiera dalla felpa rosa, la mia grandiosa inestimabile collega.