28 giugno 2020: Giornata Nazionale dell’Incontinenza

La Giornata Nazionale di Prevenzione e cura dell'Incontinenza (28 Giugno)  ha concluso la settimana mondiale della continenza (WCW) . 
Tante le iniziative sul web promosse dalla sensibilità di molte associazioni di pazienti. 
In primis quella di FAIS onlus (Federazione di tutte le associazioni Italiane Stomizzati e Incontinenti)  capitanata dal dott. Pier Raffaele Spena, che mi ha coinvolto nel webinar di venerdì 26 giugno. Accanto a me erano presenti il mio responsabile della rete dei centri per l'incontinenza Ulss2 Marca Trevigiana dott. Santoro Giulio, chirurgo colo proctologo e le amiche Laura Pellizzari, fisiatra ed Elia Bassini fisioterapista.  
Anche LILT (Lega Italiana Lotta ai Tumori) ha voluto pubblicizzare l'evento con una locandina dedicata che ringrazio infinitamente. Esemplare è stata la sensibilità del presidente provinciale Dott. Gava, che ha compreso l'importanza di divulgare questo argomento. L'incontinenza colpisce una buona parte di pazienti oncologici infatti.
Alcuni tipi di cancro e i trattamenti per sconfiggerlo (chirurgico, chemioterapico, radioterapico, farmacologico, possono causare incontinenza. L’incontinenza è la perdita, anche di poca entità’, di urine, gas o feci, in luoghi e tempi non appropriati e tale da costituire un problema sociale che limita la qualità della vita. Può colpire uomini e donne per un breve periodo o lungo. In alcuni casi essa è definitiva. In uno studio pubblicato nel 2017 su pub med, un motore di ricerca scientifico, da Michael Daugherty, la percentuale di uomini incontinenti post prostatectomia radicale per cancro e sottoposti ad eventuale radioterapia, oscillava tra il 6% e il 69%. Alte percentuali di incontinenza fecale si riscontrano dopo asportazione di tumore del retto basso che vedono la compromissione degli sfinteri.  Percentuali di incontinenza dopo la chiusura di una ileostomia per cancro del retto sfiorano il 78% . Nel cancro del collo dell’utero o di altri organi genitali la donna può manifestare incontinenza post operatoria tra il 13% il 31% dei casi. 


Impeccabile l'organizzazione del webinar con Nurse24 e Ferdinando Iacuanello moderatore.
L'epidemia culturale in queste tematiche particolarmente difficili da trattare attraverso il web sta dilagando per fortuna. Finalmente possiamo abbattere i tabù. Anche se le persone con incontinenza fanno fatica a rivolgersi al medico di famiglia e attendono cinque o sei anni prima di affrontare un percorso di recupero della continenza.  
Paradossalmente la stomia pur facendo paura, crea meno tabù. Forse perchè paragonata ad una ferita chirurgica più che ad un ano artificiale. Ed anche se il sacchettino sull'addome raccoglie feci o urine, è più tollerato di un pannolino. 
Ho voluto riportare l'importanza del counseling da parte dell'infermiera specialista dell'incontinenza, il ruolo dell'incontinence case manager del centro e i vari step riabilitativi con tutte le attività diagnostiche e riabilitative che si possono fare anche per i pazienti con stomia temporanea. Il 69% di loro infatti rischia di essere incontinente dopo la chiusura della ileostomia o dopo una ricanalizzazione.  Fisiatra e fisioterapista partecipano alla riabilitazione della continenza dei pazienti non stomizzati.

Non meno importante è stato l'evento patrocinato sempre da LILT con la Delegazione di Castelfranco Veneto di cui sono responsabile (succeduta a Laura Condotta). Hanno dato manforte alla mia diretta su Pelvicstom, la pagina facebook dell'omonimo blog che curo personalmente. 
Insieme alla piccola associazione locale di pazienti stomizzati di Castelfranco Veneto e Montebelluna AISCAM, presieduta dal Dott. Pesce G., mi sono sentita supportata e carica di entusiasmo. 
Ho portato, attraverso alcune slides, il mio contributo in questo campo. 

La diretta è stata condotta da casa mia, perchè volevo che l'accesso per tutte le persone anche più anziane fosse semplice. A volte le piattaforme per i webinar non sono così facilmente accessibili. 
E' bastato un semplice click per contare, nel pomeriggio di ieri, più di millequattrocento visualizzazioni. 
Un anno fa, ospitati dal Ministero della Salute a Roma, con Pier Raffaele Spena di FAIS e con Attilio Reginato, presidente regionale incontinenti e stomizzati, io e il Dott. Santoro abbiamo portato il nostro modello trevigiano di eccellenza: il primo centro italiano di terzo livello sull' incontinenza e stomia. Best Practice della Sanità Veneta. Inaugurato dal governatore del Veneto Luca Zaia  il 5 agosto 2019, vanta numeri impressionanti di accessi per valutazioni, indagini diagnostiche, visite specialistiche e riabilitazioni. 
Che l'incontinenza fosse un problema sociale lo avevamo capito. Che tantissime persone trovassero il coraggio di farsi avanti, ci ha piacevolmente sorpreso. Questo è un segno del nostro impegno sul territorio e, nel mio piccolo, con questo blog. 


contattami se vuoi via mail guidolinfanni@gmail.com



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