Stomizzati e allodinia

Quando si parla di allodinia, si vuole indicare un dolore provocato da uno stimolo che, in condizioni normali, sarebbe innocuo e incapace di provocare alcun tipo di sensazione dolorosa. Ad esempio il semplice sfioramento della cute addominale viene percepito come un ferro caldo, bollente, o toccandosi le mani si avvertono tanti spilli (si dice allodinia termica o meccanica). Oppure posso sedermi sella tavoletta del wc e sentire il contatto gelido con le cosce (allodinia termica).
Alcuni pazienti percepiscono una zona ambientale raffreddata come gelida in cui diventa insopportabile stare o il freddo atroce sulle mani e indossano guanti anche d'estate. 
Dopo l'intervento di confezionamento di una stomia, in alcuni casi, la sensibilità della cute addominale è acuita e al distacco della placca, anche se si utilizzano spray o salviette rimuovi adesivo, il paziente avverte un dolore insopportabile.
L'allodinia può essere sostanzialmente di due tipi, superficiale e profonda ma mi soffermerò sulla prima, che interessa maggiormente i pazienti stomizzati o le donne che subiscono interventi nella zona perineale. Anche perché l’allodinia profonda, che interessa i visceri, viene confusa con l’iperalgesia (dolore acuto).
Il meccanismo che sta alla base dell'insorgenza dell'allodinia non è ancora stato identificato con esattezza ed è tuttora oggetto di studi e dibattiti. Sono coinvolti alcuni recettori che diventano iper sensibili. Alcune patologie come la sclerosi multipla, la nevralgia post Herpes, la nevralgia del trigemino, emicranee o cefalee possono acutizzare l’allodinia.
In particolare in virus dell’herpes vaginale può causare allodinia sul pavimento pelvico e lungo gli arti inferiori, i glutei e la zona posteriore della coscia.
La chemioterapia acuisce la neuropatia o neurosensibilità. E soprattutto sulle estremità degli arti (mani e piedi) la sensazione di avere degli spilli è sempre riferita. Anche la sensazione di calore intenso può essere percepita in alcune aree del corpo.
L’allodinia può manifestarsi temporaneamente o rimanere latente con fenomeni di ripresa del sintomo.
Come si cura?
In realtà non esiste una vera e propria cura. Il sintomo può essere ridotto con la somministrazione di analgesici oppioidi, anestetici locali, e anche antidepressivi o antiepilettici a volte.
Per l’allodinia termica o meccanica, qualora insopportabile, esiste un farmaco oggetto di studi che si chiama naprossene, della famiglia degli antiinfiammatori che sembra migliorare la condizione. In ogni caso, ogni assunzione farmacologica va concordata con il proprio medico di famiglia o con l’oncologo.

per ulteriori domande contatta Fanni Guidolin Enterostomista specialista nella riabilitazione pelvi perineale guidolinfanni@gmail.com

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