I dilatatori per stomia
Si tratta di dilatatori stomali per il trattamento domiciliare delle stenosi (restringimento) cutanee e fasciali delle stomie. Hanno calibro differente e assomigliano a due "succhiotti". Sono in plastica e trattasi di dispositivo medico certificato. Sono maneggevoli e la lunghezza è di circa 4 cm escluso il piccolo manico.
Quando l'enterostomista rileva una stenosi della stomia potrebbe proporre questo strumento dilatante da introdurre previa lubrificazione.
Ma come si effettua una valutazione ?
Dobbiamo distinguere tra stomie per derivazione delle feci e stomie per derivazione urinaria in quanto queste ultime sono spesso molto più piccole di diametro.
Il calibro che potete vedere descrive vari diametri di stomia. Spesso le stomie però assumono forme ovalari che non rientrano nei disegni che vedete. Altezza e larghezza sono diverse.
Nella foto sotto osserverete una urostomia stenotica e introflessa che abbiamo tentato di dilatare con un semplice tappo per cateteri.
Il paziente è giunto in ambulatorio da un'altra ulss, ecco perchè non era stato monitorato per questa complicanza.
La cute che circonda la stomia, tende a stringersi sempre di più in soggetti predisposti o in stomie mal confezionate. La cicatrizzazione infatti non avviene per tutti allo stesso modo. Ci sono persone che hanno cicatrici invisibili ed altri ipertrofiche, grosse e gonfie. Non dipende dalla mano del chirurgo ma dal tipo di cute e da un difetto del collagene.
Essendo una urostomia è sufficiente che passi un piccolo tappo del diametro di una penna bic, come questo ma se fossero feci, l'intervento chirurgico sarebbe inevitabile per evitare la sub occlusione.
Anche per le stomie fecali l'enterostomista farà una valutazione esplorando con il dito. Se sono ileostomie le feci difficilmente hanno la forma che tutti conosciamo. Saranno semiliquide o poltacee. E' permessa una stomia piccola ma sempre esplorabile almeno da un dito mignolo femminile.
Se trattasi di colostomia il dito dell'esploratore deve avere un diametro maggiore del mignolo. Immaginate un piccolo fecaloma di 2 cm x 2 cm come può uscire da una stomia in cui non riesco a far passare il mio dito indice ?. Si formerebbe un tappo e una occlusione.
La stenosi, ovvero il restringimento, posso percepirlo appena sulla cute o in profondità, dopo una o due falangi del mio dito esploratore. Si tratta di un restringimento sulla fascia muscolare che è quella parte in cui alcuni chirurghi ancorano la stomia internamente e altri no.
Anche la fascia, che viene "bucata" per far passare l'intestino che è un tubo, può strozzare stringendo il tubo.
Quest'ultimo caso è più grave del primo perchè comporta un intervento in sala operatoria. Con i dilatatori difficilmente si arriva così in fondo.
La stenosi della cute si può trattare con i dilatatori o con una sezione a raggiera ad opera del chirurgo. Si tratta di una serie di taglietti sulla cute che danno più respiro alla stomia.
La cicatrizzaizone però potrebbe riproporre il problema e quindi i dilatatori saranno fondamentali ogni giorno, al cambio della stomia, per un lungo periodo.
Vanno introdotti e tenuti almeno 3 minuti, spingendo e massaggiando in modo circolare.
Quindi non bisogna cadere in inganno quando si notano delle stomie belle apparentemente come quella della foto sotto. Perchè non è detto che non sia stenotica sulla fascia, sotto, in profondità. Nel dubbio, rivolgetevi periodicamente alla vostra enterostomista.
Se avete domande o richieste di chiarimenti l'enterostomista Fanni Guidolin vi risponderà anche via mail guidolinfanni@gmail.com la regola di Fanni è sempre la stessa, un linguaggio semplice e accessibile a tutti.