Riscopriamo la bellezza dello scrivere lettere a mano
Mi sarebbe piaciuto credere che qualcuno, dall'alto, avesse fatto uno scarabocchio, magari senza saper impugnare bene la matita, immaginando che quello fosse il percorso che avrei dovuto compiere. Poi con il tempo, mi sono resa conto che quel percorso in qualche modo l'ho disegnato io stessa, e, anche se non lo posso cambiare, tirandoci una linea sopra, lo posso sempre correggere da lì in avanti.
Così, per cambiare il mio destino, mi sono divertita a scrivere sin da quando ero bambina. Avevo creato un club, tutto al femminile, dal nome buffo "della Stella della Senna" (già era forte il mio amore per tutto ciò che è francese) in un settimanale che forse si chiamava "Cioè". Mi scrivevano ragazze da tutta Italia. Mia madre mi aiutava a spedire le lettere. Poi alle medie la corrispondenza con Cristopher, il mio amico inglese o friend's pen come lo definivamo, era molto fitta. Sarà che era pure un bel biondino!. Finchè sono arrivati gli smarthphone e le mails e ahimè, è scomparsa anche la corrispondenza epistolare.
Ma dovete sapere che, il mio amore per la scrittura a trecentosessantagradi, mi ha portato, oltre che a scrivere sul blog, a ricominciare a comperare la carta da lettera, quella bella dipinta a mano, o riciclata color pastello che sembra carta di riso, con buste e francobolli (la colla però non si può più riassaporare. Sono auto adesivi!). Ho iniziato a spedire cartoline, si, quei rettangoli di carta con le immagini fotografiche, a volte sbiadite dal sole in esposizione, e una bella frase sentita scritta a penna dietro. A volte riporto le frasi che leggo nei muri di cemento asciugati dal sole, di quelle tra i murales colorati, magari di qualche folle innamorato. Alcune le sento definitivamente fermarsi dentro di me. Altre volte lascio scorrere i pensieri liberi, inclinando il foglio e anche la scrittura, che quasi le lettere lunghe sembrano orizzontali tanto le piego. Ho fede in questa passione, nella profonda felicità che mi provoca, ed è per questo che ve la consiglio.
Scrivere può aiutarti a dirgli quelle cose che magari lasceresti annegare sulla punta della lingua. E se non sei una campionessa di risposte pronte, lo puoi diventare. E' l'inchiostro che ti chiede la pausa riflessiva ma anche la decisione del segno. Su un blocchetto, disegnare infiniti cerchietti con la penna può diventare un capolavoro mentre vi trattenete al telefono con qualcuno. Potrete sempre spedirglieli in una bustina colorata con tanto di data e ora!
Stiamo vivendo giorni tremendi. Per alcuni il silenzio dilata il tempo, altri vengono torturati dalla noia, dall'immobilità, dalla stanchezza del sollevare perfino una tazza di tè come fosse piombo. Che sia arrivato il momento di prendere in mano carta e penna?