Un'occasione da non perdere

Prendi un'occasione del genere, un pantaloncino corto ed una canotta, la grinta per vincere la pigrizia, la voglia di vivere a lungo, il coraggio di fare fatica e il desiderio di stare insieme e vai. Cammina dapprima, lenta, respira, poi più veloce, senti i tuoi battiti aumentare e infine corri, ma piano. Rallenta, sicura, respira, allunga il collo verso il cielo, fino a toccare le nuvole con un dito, apri le braccia, e prendi tutta l'aria che c'è. Lega il vento insieme ai tuoi capelli ribelli e sorridi raggiante alla gente che incontri. Fa che sia una sorriso genuino non quello artefatto nella tipica indifferenza della città.

Il gruppo guida il tuo tempo e i tuoi passi, articola i movimenti e ti dà energia. Ti aiuta a non sentire dentro il silenzio atroce che c'è fuori di te.Ti consola, ti dà la pace se sei tormentata.

E ora che l'adrenalina entra in circolo e aumenta la frequenza cardiaca del tuo cuore annoiato e del tuo fisico appesantito, guardati intorno. Sei solo tu e tu, con la tua fatica, il fiatone e le gocce di sudore che lavano via la giornata di lavoro, i problemi, i mariti incazzati e i figli isterici.

Abbassa il volume dei problemi che ti affliggono, guardati intorno e dimentica l'orchestra stonata nella tua testa, fatti coinvolgere dai bassi delle voci di chi come te, corre.

Poniti un obiettivo da raggiungere. Che siano un chilometro o sette o ventuno, quello che conta è la tua felicità, dopo, nell'averlo raggiunto. Ti sentirai invasa da una stanchezza assurda, ma da un benessere indiscutibile. Correre tra la natura e gli scorci di una cittadina come Castelfranco è come un fluido evanescente, puoi entrare in un altro tempo, in un linguaggio "in divenire". Fai spazio alle emozioni dentro di te e mentre corri osserva lontano, cielo e terra: l'armonia tra il disordine (della tua vita) e la chiarezza (della natura). Troverai risposte affascinanti e momenti divertenti. L'anziano impavido pallido e appesantito con la sigaretta in bocca, mentre tossisce affannato, il ragazzino in mountain bike sul selciato sterrato e polveroso che ti frena davanti per impolverarti dalla testa ai piedi, la vetusta signora dai capelli in "messa in piega" che mentre cammina, si fa ombra con la mano sulla fronte sotto il sole dei trentacinque gradi d'agosto. Troverai il ciclista che non riuscirà a non notarti e fischierà al tuo passaggio, e la compagna dello strafigo che ti mangia con gli occhi rabbiosi mette corri, perchè lei non riesce a calare un etto. L'uomo con gli occhi più aperti del normale dai capelli cotonati, degni di una blasonata pubblicità, e lo sguardo felino del ragazzo tutto muscoli e tatuaggi. Potrai anche imbatterti nel tipo in vestito, con la cravatta allentata e i pantaloni arrotolati alle ginocchia, in pausa pranzo sotto l'ombra di un albero, vicino al fiume, o una serie infinita di pedoni ingombranti come i ciclisti sulla statale, da invidiare per l'amicizia e la forza che hanno.

Ma sarai attratta anche da quelli come te, a migliaia, con la forza d'animo possente, la determinazione a farsi del bene, l'amore per la vita e la paura della malattia. Vedrai fisici scolpiti o in sovrappeso con un fine comune: raggiungere l'obiettivo del giorno, aver rassodato due muscoli, calato un etto di cellulite o perso un chilo di grasso, lasciato i problemi a casa e fatto una passeggiata per rilassarsi in compagnia, si anche di venti chilometri. C'è chi avrà il volto paonazzo e chi sudato, e infine chi, col fiatone, incrocerà i tuoi occhi vivi, facendoti con la mano un piccolo cenno di saluto come se ti conoscesse da sempre. Perchè si sa, alla fine, chi ama la vita, tende ad assomigliarsi ! (e... l'anima si incrinerà da brividi di stelle)

Fanni Guidolin

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