BUTIRRATO DI SODIO E PREBIOTICI PER L'INTESTINO SANO
La superficie totale del nostro intestino considerati tutti i villi è maggiore di quella di un campo da tennis. Eppure, soltanto un sottile strato di cellule separa il materiale fecale, all’interno del lume intestinale, dal nostro sangue.
Queste cellule per restare vive e in buona salute, hanno bisogno di una sostanza chiamata butirrato, un acido grasso a catena corta prodotto dai nostri batteri intestinali buoni, a partire dalle fibre (prebiotici) che ingeriamo. In alcuni casi come nel paziente con ileostomia (ovvero una derivazione intestinale che porta fuori le feci a destra dell'addome, in un sacchetto di raccolta e prima che esse attraversino il colon), il terreno per la costituzione della flora batterica buona è il tenue (il colon è escluso) e comunque le fibre non sono consigliate.
Noi dovremmo nutrire quindi i batteri buoni del nostro intestino, mangiando fibre, e in cambio ne ricaveremmo il butirrato, che garantisce la salute della nostra parete intestinale.
La colite da diversione fecale, ovvero l'infiammazione che si crea nel colon escluso, dimostra quanto importante sia il butirrato. Irrigando il tratto di colon escluso con questa sostanza (acidi grassi a catena corta) il problema, hanno visto gli studiosi, si risolve.
Di fatto, viene interrotta la simbiosi con i batteri che vivono nelle zone dell’intestino bypassate, poichè le fibre non possono più raggiungerle.
Questa complicanza, purtroppo, insorge nel 100% dei casi, ma l’infiammazione scompare appena si ripristina il normale flusso fecale, salvo in casi di pregressa radioterapia e/o chemiopterapia che potrebbero aver alterato i villi intestinali deputati all'assorbimento e tutta la flora buona.
Abbiamo miliardi di batteri nel nostro intestino, e il compito di tenerli in equilibrio spetta al nostro sistema immunitario. Il segnale che permette ai batteri buoni di essere riconosciuti come tali dal nostro sistema immunitario è ancora il butirrato. Il butirrato sopprime la reazione infiammatoria avvertendo il sistema immunitario di non attaccare.
Se per qualche motivo, i batteri cattivi prendessero il sopravvento, e distruggessero i buoni, i livelli di butirrato precipiterebbero e sarebbe quindi conveniente assumerlo per os.
Nel paziente con ileostomia l'assunzione di capsule di butirrato di sodio dovrebbe migliorare l'assorbimento delle sostanze nutritizie e la consistenza fecale. Questo è uno studio in corso del team di Pelvicstom. Alcuni studi ritengono che gli acidi grassi a catena corta possano aumentare la motilità ileale ma non è certo. A oggi sono stati reclutati 15 pazienti con ileostomia e feci liquide nel post operatorio.
Nel paziente con diverticolosi del sigma, il butirrato diminuisce gli episodi infiammatori così come nel morbo di Chron. Nelle stipsi croniche aumenta la flora batterica buona e quindi diminuisce gli episodi di candida vaginale.
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