PER LA GIORNATA NAZIONALE DELL'INCONTINENZA, PUBBLICO DELLE GRANDI OCCASIONI ALLA SALA CONGRESSI DELL'OSPEDALE CA' FONCELLO DI TREVISO

L'Ospedale Cà Foncello di Treviso ha ospitato l'incontro nell'ambito del Progetto Incontinenza  dell'Ulss 2 Marca Trevigiana affidato al Dott. G. Santoro in collaborazione con AISVE.
L'associazione regionale stomizzati e incontinenti, guidata dal presidente A. Reginato è in prima linea per la realizzazione di iniziative di promozione della salute in tale ambito. Con la collaborazione della Dott.ssa F. Guidolin, enterostomista e riabilitatrice dell'incontinenza, trait d'union tra i pazienti e le associazioni, l'AISVE può annoverarsi tra le associazioni italiane più attive. 
La conferenza ha visto una grande partecipazione di cittadini, operatori sanitari, medici e infermieri. 
Ampio spazio è stato dedicato alla parte medica e chirurgica di urologi e ginecologi dopo la dettagliata relazione sulla rete regionale dei centri per l'incontinenza della Dott.ssa R. Mottola, responsabile dell'Area Sanità e Sociale nonchè della Direzione farmaceutica e protesica dispositivi Regione Veneto. 
L'interesse è stato alto e il pubblico numeroso ha occupato ogni poltrona della sala congressi raggiungendo quasi duecento presenze. 
Chi soffre di incontinenza urinaria o fecale spesso è restio a recarsi dal medico di famiglia. "Ci riferiscono tutte le patologie tranne l'incontinenza e noi dovremmo maggiormente indagare questa sfera, quella più intima e quella psicologica", sottolinea il Dott. U. De Conto, Medico di Medicina Generale dell'Ulss2. Farsi visitare crea imbarazzo anche se il problema condiziona fortemente la qualità di vita. 
"Non possiamo più stare a guardare", avanza il presidente AISVE A. Reginato, "e con l'aiuto delle istituzioni, possiamo perseverare nel nostro progetto di prevenzione delle disfunzioni perineali iniziato a Marzo 2017". 
Sono più di 5 milioni gli italiani incontinenti, ovvero coloro che hanno richiesto alle asl di competenza, la prescrizione di presidi specifici. Poi c'è il mondo sommerso dei "vergognosi", di chi ritiene sia ancora un tabù, di coloro che non hanno il coraggio di dirlo a nessuno e spendono stipendi per acquistare pannolini al supermercato. 
"Sarà mia preoccupazione fa pervenire al direttore Generale Dott. F. Benazzi, che ringrazio per aver aperto i lavori congressuali di questa giornata, le nostre richieste", aggiunge A. Reginato elencandole: Possibilità di coprire a tappeto tutti i comuni dell'Ulss2 con eventi di promozione, prevenzione e divulgazione della problematica incontinenza; possibilità di uscire dalla Marca Trevigiana e coprire anche territori meno fortunati per l'informazione; continuare i dialoghi con le amministrazioni comunali al fine di ottenere gratuitamente luoghi pubblici per la realizzazione degli eventi; prevedere un progetto di pubblicità progresso. 
Incredibile la partecipazione delle numerose associazioni di volontariato. 
Tra queste AISCAM (Associazione Incontinenti e Stomizzati di Castelfranco e Montebelluna), presieduta dal Dott. G. Pesce, ha organizzato per l'evento di oggi due pullman di pazienti. "Volevamo dare a tutti la possibilità di partecipare ad un evento così importante, ma molti sono anziani e hanno difficoltà a spostarsi", aggiunge F. Bergamin, attivista del direttivo insieme a L. Bonato, tesoriere. 
Ha chiuso il convegno l'ultima relazione, e forse tra le più importanti della Dott.sa C. Bertelli, psicologa libero professionista operante a Montebelluna. "Il sentimento di vergogna è spesso accompagnato da un sentimento di rabbia", ci spiega la dottoressa Bertelli. "Non si tratta di elaborare in questo caso, ma di portare alla luce il problema, parlarne e ancora parlarne".
"Dobbiamo sdoganare alcune convinzioni proprie del paziente incontinente spiegando alla popolazione che stare meglio si può", aggiunge la psicologa. 
Infine un plauso al coordinatore dell'evento e del progetto scientifico dell'Ulss2 sull'incontinenza Dott. A. Santoro. "A breve verranno redatti i piani di lavoro e realizzato un organigramma operativo", afferma. 
"Coinvolgeremo gli stomaterapisti, di tutta l'Ulss2 e nomineremo i rispettivi coordinatori infermieristici. Al più presto verranno definite le linee di indirizzo anche per il paziente incontinente coinvolgendo i servizi fisiatrici. Infine, organizzati dalla Dott.ssa F. Guidolin, già professore a contratto presso l'Università di Padova, non mancheranno corsi di formazione per infermieri in riabilitazione dell'incontinenza urinaria e fecale". 

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