PIOGGIA DI COMPLIMENTI PER IL CONGRESSO SULL'INCONTINENZA

Non si può dire "sold out" ma il senso è chiaro. Non c'era neanche una sedia vuota nella sala convegni dell'ospedale San Giacomo di Castelfranco Veneto ieri, sabato 17 marzo.
Il II° congresso  regionale AiSve (incontinenti e stomizzati Veneto) ha aperto le porte ad una nuova cultura dell'informazione. Abbattere ogni tabù parlando chiaro e semplice e coinvolgendo tutte le figure sanitarie implicate. Urologi, Ginecologi, Chirurghi coloproctologi sono stati protagonisti con le loro relazioni nella prima parte della giornata. Cause del problema "incontinenza"e tecniche risolutive chirurgiche gli argomenti. Lo ha stabilito anche il presidente AISCAM Dott. Pesce che il livello doveva essere alto, con figure mediche di spessore e competenza e paramediche altrettanto specializzate. L'incontinenza colpisce 430.000 adulti in Veneto e 45.000 bambini (0-14). Non si può più fare finta di nulla e continuare a buttare denaro in pannoloni e salvaslip.
Il Direttore Generale Francesco Benazzi ha aperto i dialoghi sottolineando la magnificenza dell'impegno di volontari e comitato scientifico. Anche il sindaco della cittadina murata Stefano Marcon ha sottolineato il lustro che con questi congressi si danno alla città. Attilio Reginato, presidente AISVE, claudicante ma instancabile, si è detto soddisfatto di tanto lavoro e sudore versato. "Non ci appoggiamo ad agenzie organizzative per i costi elevati e perchè disponiamo di volontari operosi e instancabili, sempre motivati". Il "fai da te" non l'hanno notato nemmeno gli abituè ai congressi". Registrazione partecipanti, comunicazioni in sala regia con i relatori, gestione sponsor, pranzo comunitario a buffet, tutto perfetto, hanno affermato alcuni ospiti. Ci ha onorato della sua presenza anche la Dott.ssa Caterina Bertelli , psicologa e volontaria facilitatore dei gruppi di auto aiuto in ospedale dei pazienti stomizzati e incontinenti.
Il recentissimo decreto legge n.1874 del 22 novembre 2017 sui centri di riferimento regionale per l'incontinenza è stato il protagonista dei discorsi della quarta sessione. Il Dott. Giulio Santoro è il referente del progetto regionale ed ha ammesso soddisfazione per la risonanza dell'evento. Ora porterò il messaggio nei comuni dell'Ulss2 con conferenze di prevenzione in ambito perineale e divulgando il messaggio", ha anticipato l'enterostomista Fanni Guidolin durante la tavola rotonda condotta dal giornalista Luca Pinzi. Una perplessità l'ha espressa la Coordinatrice dei Medici di famiglia Dott.ssa Simonetta Botteon. "Con le migliaia di utenze, i pazienti scalpitanti fuori dello studio in trepidante perenne attesa di una ricetta magica, dove troveremo il tempo per dialogare con il paziente sul problema dell'incontinenza?"  Il medico di famiglia sarà il primo interlocutore del paziente incontinente e dovrà solo indirizzarlo alle giuste cure o ai percorsi di riabilitazione. Basteranno poche domande, da fare anche prima che il paziente sveli il problema. (Le capita di perdere urina, feci o gas involontariamente? Quando accade?, Che tipo di assorbente usa e quanti ne cambia?, Quanto le pesa il problema?. "Codificate da linee guida internazionali" ci ha spiegato Fanni Guidolin nella sua relazione)."
Marina Perrotta, presidente nazionale FAIS (federazione nazionale di tutte le associazioni incontinenti e stomizzati) si è complimentata per l'argomento e la sensibilità dimostrata da un pubblico attento. Aprirà i dialoghi per "esportare" la nostra realtà anche in altre regioni alla prossima riunione del suo direttivo a Milano. 
Sempre del comitato scientifico, il professore Militello Carmelo, chirurgo geriatra dell'Università di Padova, auspica che a Padova si possa copiare al più presto il modello trevigiano. L'azienda ospedaliera Padovana, insieme al Cà Foncello di Treviso, al San Bortolo di Vicenza, all'ospedale all'Angelo di Mestre e al policlinico universitario di Verona, è centro regionale di III° livello di riferimento per l'incontinenza. Interventi chirurgici di alta perfezione caratterizzano tali centri. Strumentazione avanzata, spazi dedicati, personale dedicato specializzato.
Il pomeriggio è stato caratterizzato anche dalle relazioni di nuove figure riabilitatrici della disfunzione pelvica "Incontinenza". Infermiere specializzate, ostetriche e laureate in scienze motorie affiancheranno, finalmente, le fisioterapiste in questa branca. Apriamo i discorsi alla multidisciplinarietà che sembra essere l'approccio del nuovo modello di sanità sicura, appropriata, efficace e sostenibile.

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