A COLLOQUIO CON L'ANSIA
(Dott.ssa Caterina Bertelli, psicologa)
Quante volte diciamo a noi stessi o a qualcuno che ci è vicino “mi sento in ansia " ?
Ma cos’è l’ansia? Si può definire? Come la riconosciamo? E’ sempre negativa? Sono alcune delle domande a cui proverò a rispondere attraverso un dialogo, cercando di non banalizzarla .
Io non mi chiamo ansia ma sono l’ansia, me la sento addosso, come un maglione che mi sta stretto e mi da fastidio
Di che colore è questo maglione?
Non saprei, forse nero come il buio. Quando sto per affrontare qualcosa che è nuovo, anche se bello, almeno credo, mi capita una grande agitazione e non capisco cosa posso fare. Mi manda in confusione. Sento il cuore che batte, a volte sudo tantissimo. Talvolta sento una grande stanchezza, vertigini, e si, anche i nervi a fior di pelle…”Guai se qualcuno mi parla…. Potrei urlare!”
Qual è la prima soluzione che ti verrebbe in mente per evitarla?
Beh, sicuramente rinunciare a fare l’esperienza. Ma perderei delle belle occasioni.
E come ti senti a rinunciare?
Mi sento stupida, infantile, ingrata verso chi mi sta cercando. Ma non voglio stare male, è meglio quindi evitare.
E cosa fai quando eviti?
Cerco di stare in luoghi sicuri
Dove ti senti al sicuro?
Beh, forse a casa, o a fare le cose che faccio sempre, che conosco bene.
Hai pensato che forse è importante anche sentirti addosso questo maglione stretto?
Non capisco…
Io la vedo utile, necessaria, senza di lei tutto sarebbe freddo, non capirei se una cosa mi piace oppure no. Tutto sarebbe uguale. Può aiutare a comprendere quale direzione dare alla vita, permette alla persona di sentirsi vitale. Senza un po’ di ansia forse non si farebbe nulla. E’ un po’ come il sale, guai se talvolta non ci fosse!
Posso farti io una domanda?
Certo
Ma c’è qualcosa, come ad esempio degli esercizi, che mi possono aiutare?
Sai, non c’è una risposta che può andare bene per tutti, ogni persona è diversa e anche l’ ansia è diversa. Non tutti provano le stesse sensazioni e nelle stesse circostanze. C’è chi la sente quando deve andare all’università per fare un esame, chi quando deve andare ad una festa, chi quando deve parlare in pubblico…..
E allora come si fa a cacciarla?
Il segreto è proprio nel considerarla, non avere paura di te stessa. L’ansia esiste dentro ogni persona, e ogni persona ha l’ ansia, e la ritroviamo nella gioia, nell’amore, nella paura, nella tristezza, nella forza, nel coraggio. Non siamo solo ansia ma anche ansia.
Quindi, se invece riuscissi a resistere alla tentazione di scappare dalla novità?
Beh, mi sentirei bene, forse la prossima volta che dovrò affrontare qualcosa di diverso dalla solita routine, mi ricorderò che posso farcela. Non sarò spaventata perché vivo dentro ogni persona.
Di che colore sarà allora il maglione?
Ma, non so, il mio colore preferito è il verde, ma potrà anche essere giallo. rosso, per ogni occasione, c’è il colore più adatto.
Nota bene. L’ansia va distinta da un vero e proprio disturbo d’ansia che, secondo i criteri del DSM – 5, è diagnosticato solo quando i sintomi sono persistenti e perdurano per un periodo generalmente superiore ai sei mesi. Inoltre non sono attribuibili agli effetti fisiologici di una sostanza/farmaco o a un’altra condizione medica, oppure non sono meglio spiegati da un altro disturbo mentale.
Quante volte diciamo a noi stessi o a qualcuno che ci è vicino “mi sento in ansia " ?
Ma cos’è l’ansia? Si può definire? Come la riconosciamo? E’ sempre negativa? Sono alcune delle domande a cui proverò a rispondere attraverso un dialogo, cercando di non banalizzarla .
Io non mi chiamo ansia ma sono l’ansia, me la sento addosso, come un maglione che mi sta stretto e mi da fastidio
Di che colore è questo maglione?
Non saprei, forse nero come il buio. Quando sto per affrontare qualcosa che è nuovo, anche se bello, almeno credo, mi capita una grande agitazione e non capisco cosa posso fare. Mi manda in confusione. Sento il cuore che batte, a volte sudo tantissimo. Talvolta sento una grande stanchezza, vertigini, e si, anche i nervi a fior di pelle…”Guai se qualcuno mi parla…. Potrei urlare!”
Qual è la prima soluzione che ti verrebbe in mente per evitarla?
Beh, sicuramente rinunciare a fare l’esperienza. Ma perderei delle belle occasioni.
E come ti senti a rinunciare?
Mi sento stupida, infantile, ingrata verso chi mi sta cercando. Ma non voglio stare male, è meglio quindi evitare.
E cosa fai quando eviti?
Cerco di stare in luoghi sicuri
Dove ti senti al sicuro?
Beh, forse a casa, o a fare le cose che faccio sempre, che conosco bene.
Hai pensato che forse è importante anche sentirti addosso questo maglione stretto?
Non capisco…
Io la vedo utile, necessaria, senza di lei tutto sarebbe freddo, non capirei se una cosa mi piace oppure no. Tutto sarebbe uguale. Può aiutare a comprendere quale direzione dare alla vita, permette alla persona di sentirsi vitale. Senza un po’ di ansia forse non si farebbe nulla. E’ un po’ come il sale, guai se talvolta non ci fosse!
Posso farti io una domanda?
Certo
Ma c’è qualcosa, come ad esempio degli esercizi, che mi possono aiutare?
Sai, non c’è una risposta che può andare bene per tutti, ogni persona è diversa e anche l’ ansia è diversa. Non tutti provano le stesse sensazioni e nelle stesse circostanze. C’è chi la sente quando deve andare all’università per fare un esame, chi quando deve andare ad una festa, chi quando deve parlare in pubblico…..
E allora come si fa a cacciarla?
Il segreto è proprio nel considerarla, non avere paura di te stessa. L’ansia esiste dentro ogni persona, e ogni persona ha l’ ansia, e la ritroviamo nella gioia, nell’amore, nella paura, nella tristezza, nella forza, nel coraggio. Non siamo solo ansia ma anche ansia.
Quindi, se invece riuscissi a resistere alla tentazione di scappare dalla novità?
Beh, mi sentirei bene, forse la prossima volta che dovrò affrontare qualcosa di diverso dalla solita routine, mi ricorderò che posso farcela. Non sarò spaventata perché vivo dentro ogni persona.
Di che colore sarà allora il maglione?
Ma, non so, il mio colore preferito è il verde, ma potrà anche essere giallo. rosso, per ogni occasione, c’è il colore più adatto.
Nota bene. L’ansia va distinta da un vero e proprio disturbo d’ansia che, secondo i criteri del DSM – 5, è diagnosticato solo quando i sintomi sono persistenti e perdurano per un periodo generalmente superiore ai sei mesi. Inoltre non sono attribuibili agli effetti fisiologici di una sostanza/farmaco o a un’altra condizione medica, oppure non sono meglio spiegati da un altro disturbo mentale.