STIMOLAZIONE ELETTRICA PER IL PAVIMENTO PELVICO
La scelta di proporre ai miei pazienti la stimolazione elettrica del pavimento pelvico dipende dall'entità del problema, dagli studi di efficacia presenti in letteratura su tale problema, dalla capacità del paziente di autogestire il dispositivo e, dalle sue possibilità economiche, in quanto l'apparecchio è ad uso domiciliare e quindi a spese del paziente.
In commercio esistono piccoli dispositivi del costo di 70-80 euro che danno ottimi risultati stando comodamente a casa propria.
La stimolazione elettrica non viene mai proposta come prima linea riabilitativa. Casomai viene aggiunta ad un programma di esercizi attivi.
Nei pazienti stomizzati (stomia intestinale) o ex stomizzati con resezione bassa del retto, la sonda intra anale non può essere utilizzata a causa della catenella metallica presente nell'anastomosi tuttavia è possibile usare la sonda vaginale nella donna e le placche di superficie sia nell'uomo che nella donna.
In
uso sin dal 1905 la stimolazione elettrica funzionale (SEF) è una
metodica rieducativa passiva atta a migliorare o ripristinare
funzioni corporee parzialmente compromesse.
L'impiego su larga scala della SEF è iniziato a metà del secolo scorso quando si è potuto disporre di apparecchiature in grado di erogare delle correnti con caratteristiche ben riproducibili. Da allora l'elettroterapia è stata utilizzata con due obiettivi principali:
L'impiego su larga scala della SEF è iniziato a metà del secolo scorso quando si è potuto disporre di apparecchiature in grado di erogare delle correnti con caratteristiche ben riproducibili. Da allora l'elettroterapia è stata utilizzata con due obiettivi principali:
•
stimolazione
del complesso neuro-muscolare
•azione antalgica (OVVERO ANTIDOLORIFICA)
•azione antalgica (OVVERO ANTIDOLORIFICA)
In
uro-ginecologia, la SEF viene impiegata fin degli inizi degli anni
'60, sfruttando l'effetto eccitomotorio che sviluppa sul complesso
muscolare uretro-sfintero-perineale in via diretta o in via riflessa
tramite l'eccitazione del nervo pudendo (arco riflesso
pudendo-pudendo) e l'effetto inibitorio sul muscolo detrusore
(muscolo della vescica) o tramite l'attivazione dell'arco riflesso
facilitatorio pudendo-ipogastrico o mediante l'arco riflesso
inibitorio pudendo-pelvico.
Esiste
anche la possibilità di impiegare la SEF in patologie algiche
pelvi-perineali idiopatiche (ovvero che non hanno causa)
La SEF incrementa il tono-trofismo sfintero perineale con aumento del profilo pressorio uretrale, e aumento dello sfintere anale esterno, facilita la presa di coscienza dei muscoli perineali determinando una contrazione funzionale efficace, rinforza il riflesso di chiusura uretrale allo stress, inibisce l'iperattività detrusoriale normalizzando l'attività di stiramento dei recettori della muscolatura perineale e stabilizzando il centro sacrale della minzione, permette un aumento della resistenza alla fatica e una analgesia loco-regionale. Permette di migliorare la resistenza all'urgenza fecale.
La SEF incrementa il tono-trofismo sfintero perineale con aumento del profilo pressorio uretrale, e aumento dello sfintere anale esterno, facilita la presa di coscienza dei muscoli perineali determinando una contrazione funzionale efficace, rinforza il riflesso di chiusura uretrale allo stress, inibisce l'iperattività detrusoriale normalizzando l'attività di stiramento dei recettori della muscolatura perineale e stabilizzando il centro sacrale della minzione, permette un aumento della resistenza alla fatica e una analgesia loco-regionale. Permette di migliorare la resistenza all'urgenza fecale.
L'indicazione
elettiva della SEF è la sindrome della vescica iperattiva o la
franca iperattività detrusoriale, ma è utilizzata con successo
anche nella IUS (incontinenza da sforzo), nell'incontinenza mista,
nell'incontinenza sfinterica, nel prolasso genitale di grado lieve,
nel post-parto e nell'incontinenza anale : in tutte queste patologie
lo scopo terapeutico che ci si prefigge è l'incremento del tono
trofismo sfintero-perineale accompagnato da una migliore presa di
coscienza dei muscoli perineali che ne favoriscono l'attivazione.
Gli
elettrodi stimolanti usati in questi trattamenti sono posizionati in
sede superficiale, intravaginale o intrarettale. La stimolazione
intravaginale o intraanale è il metodo di scelta, perché la minore
impedenza vaginale permette un effetto eccitomotorio migliore ed
un'ottimale attivazione delle fibre del nervo pudendo interno. Le
sonde vaginali e anali sono in materiale plastico con elettrodi in
acciaio inossidabile acido resistenti.
Il trattamento varia da
donna a donna e da uomo a uomo.
Per
patologie interessanti una degenerazione parziale e/o completa (con
sostituzione della funzione persa dall'organismo) del pavimento
pelvico, è consigliabile una stimolazione cronica "long-term"
che viene svolta a domicilio giornalmente con tempi di trattamento
che vanno da 3 a 6 mesi tutti i giorni. Lo scopo desiderato è quello
di trasformare le fibre muscolari fasiche, in particolare quelle a
metabolismo intermedio, in fibre toniche a metabolismo aerobio
aumentando il tono di base del pavimento pelvico e la sua resistenza
antigravitaria.Prima di iniziare una seduta di SEF è indispensabile stabilirne i parametri elettrici, tra cui molto importanti sono la durata dell'impulso e la frequenza, che variano notevolmente a secondo del tipo di patologia.