Finalista al Premio Letterario Prunola !






Il Premio Letterario Prunola si pone come punto di riferimento in primo luogo per la narrativa edita e inedita, poi per la saggistica inedita del settore enogastronomico, e infine per i racconti degli alunni delle classi 3a, 4a e 5a superiore.
Nato da un'idea di Alessandro Coppo, in collaborazione con Panda Edizioni nella persona del suo titolare Andrea Tralli, e supportato dall'Associazione Dentro al Centro, trova un appoggio e un'aspettativa sempre maggiori nella società letteraria castellana e italiana.
Il nome e l'origine di "Prunola" si ispira al distillato di prugne selvatiche (dette "amoli"  in veneto) che già nell'Ottocento veniva preparato nelle campagne che circondano Castelfranco Veneto. A metà del Novecento raggiunge il picco massimo della sua popolarità e la famosa bottiglia dall'etichetta gialla "co' 'a carossa" è presente praticamente in ogni casa, divenendo il liquore per antonomasia della città murata.

La giuria del Prunola 2017

Piergiorgio Pulixi, Andrea Tralli, Giorgia Gatto, Cristiano Brion, Mariagrazia Lizza, Maria Grazia Azzolin, Maria Chiara Pellizzari, Alessia De Marchi, Renato Piva

Ho deciso di partecipare al concorso dopo che i lettori del mio blog Pelvicstom e dell'omonima pagina Facebook si complimentavano per le emozioni che ogni racconto suscitava in loro. 
Ho scritto più di 150 storie di straordinaria corsia.


Le storie di straordinaria corsia, scritte da me in prima persona,  sono tratte dalla vita reale dei miei pazienti e dalle mie esperienze lavorative in corsia e in ambulatorio.
Sono tutte vere. A volte drammatiche, per il contatto con i pazienti oncologici, a volte rocambolesche, comiche, per sdrammatizzare la mia esperienza di terapista del perineo che pratica gli esercizi dalla mattina alla sera.
Storie di solidarietà, o con messaggi di speranza. Alcune incredibili, altre semplici o mozzafiato, talvolta intime.
Il contatto con la malattia e il percorso di cura dei miei pazienti, mi hanno reso  partecipe silenziosa di un turbinio di emozioni "curative". Ecco perchè ho provato a decifrarle e a trasmetterle attraverso più di 150 racconti, secondo i principi della nuova "medicina narrativa", con esempi da seguire o con insidiosi pensieri che fanno riflettere. 

Se un giorno questa raccolta dovesse diventare un libro, lo dedicherei :

Ai miei pazienti,
che mi hanno insegnato ad essere quella che sono.
Ai miei figli,
attenti spettatori silenziosi, che mi hanno aiutato a decifrare le emozioni
e a Maurizio, che amo da morire 

Ieri ho ricevuto questa mail: (e non vi dico l'emozione !) 
                                                          


Allora... ci vediamo l'11 marzo al Teatro Accademico di Castelfranco Veneto (TV) ! Chissà....

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