Vivere con la stomia, si può ?
Scritto da Caterina Bertelli, psicologa facilitatrice del gruppo di auto aiuto stomizzati della nostra Ulss.
Cercando nel vocabolario la
definizione di vivere si trovano sfumature molto diverse fra loro: dal tirare
avanti, all’essere vitali, all’avere esperienze e avventure.
Credo si possa
anche aggiungere avere pensieri propri, avere voglia di mettersi in gioco,
provare emozioni.
La malattia è un’esperienza di vita che lascia il segno sia nel corpo
che nella mente.
Il diventare stomizzati può cambiare il modo di vivere e
pensare: i nuovi ritmi che il corpo impone possono condizionare la modalità in
cui si pensa, si provano emozioni e si progettano obiettivi di vita. Ma è
sempre la persona che sceglie come vivere.
All’inizio del percorso di vita da
stomizzati è necessario dedicarsi del tempo per ascoltarsi, comprendersi, talvolta
anche re imparare ad amarsi.
La nuova condizione di stomizzato può togliere la
voglia di apprezzarsi per come si è. Il corpo “modificato” dalla malattia non è più visto nella sua integrità, è “stato
ferito”; non si può negare che siano necessari dei piccoli accorgimenti nella quotidianità ma ciò non
impedisce di sorridere per tutte le piccole e grandi esperienze che si possono
ancora godere, semplicemente accettando di vivere. Avere fiducia in sè, dare il
meglio di sè ogni giorno, non sono l’ elisir di lunga vita, ma ingredienti
utili che rispettano la bellezza della
persona che vive.
Lev Tolstoj disse :
“Non fate spegnere quella luce, ma vegliatela come cosa preziosa e lasciatela
dilatare. In questo espandersi della luce risiede l'unico grande gioioso senso della
vita di ogni uomo”. Semplicemente, dice Tolstoj, assaporate ciò che la vita vi
offre. Se si rimane chiusi nel proprio guscio non si può vedere ciò che succede
non solo intorno a sè ma soprattutto dentro sè stessi.
La malattia a volte
favorisce l’apprezzare e l’ accorgersi di piccole cose che prima si dava per
scontato, può dar valore a piccoli gesti come un sorriso o uno sguardo.
Non è
il corpo mutato, diverso, che rende
diversi, ma è la persona con la sua volontà che la rende viva.
Spesso, superato
il primo periodo da stomizzati, dopo aver ritrovato un nuovo equilibrio ci si
sente più forti, più sicuri e più
attenti ai bisogni degli altri senza dimenticare
se stessi. Vivere non solo si può, ma diviene un desiderio irrinunciabile.
Dott.ssa Caterina Bertelli
foto gruppo mutuo aiuto stomizzati