Esercizi di felicità

Prendi un vaso, aggiungi dell'acqua, glitter dorati, chiudi il coperchio e agita il vaso.
Osserva la meraviglia. Una pioggia di granelli d'oro che lentamente, navigando scombinati e sparpagliati, si depositano sul fondo. E puoi riscuoterli e agitarli mille volte, sempre si depositeranno e sempre si agiteranno, se lo vorrai.
E' come la tua vita. Puoi renderla vibrante, brillante e viva, leggera e fluida, come quel vaso arricchito. Devi volerlo, il potere ce l'hai. 
Fai a pezzi i pregiudizi.
Non limitarti ad essere impalpabile come il vento. Sii tenace e forte. Vivi di sensazioni fatte di istinto ed emozione. Cura il tuo volto e il tuo corpo.


L'ho rivista dopo due settimane dal nostro incontro e dai nostri discorsi la mia paziente. 
Aveva gli occhi ridenti. La bocca formava muovendosi, delle graziose pieghe. Era rosea, con un rossetto color carne e il lucido sopra. La fronte era distesa, le sopracciglia annerite da un ripasso di matita. Il mascara sulle ciglia gliele rendeva folte e quasi finte, come una bambola d'epoca, di quelle che sedevi al centro del letto e ti fissavano dritte.
Sulle palpebre aveva addirittura steso del glitter d'oro sull'ombretto viola e ambra. Mi ricordava il vaso di vetro con la pioggia dorata di cui le avevo parlato.
Tutto il volto era compatto, le guance rosse, una meravigliosa creatura.
Si era truccata. Si era semplicemente dedicata dieci minuti di tempo per sentirsi di nuovo attraente, guardarsi allo specchio, riprendere fiducia in sè, e coraggio di vivere anche senza capelli, anche col volto schiarito dai farmaci, anche con le guance scavate per la magrezza. 
Si era truccata come prima della malattia, con gli stessi trucchi che aveva usato sei mesi prima, raffreddati nell'astuccio di raso nero, ancora immobile sul ripiano del bagno.
E allora aveva ripreso tutti i pezzi, rispolverato la sua abilità manuale, acquistato nuovi ombretti.
Aveva fatto la punta alle matite e steso il gloss sulle labbra sottili, per farle sembrare più voluminose.
Le unghie erano verniciate di viola, con piccole applicazioni puntinate d'oro sul dito anulare.
Si piaceva ancora.

"Devi consigliare a tutte le donne di non smettere di sentirsi femminili", mi disse prima di andarsene. "Truccarsi, acquistare qualche capo alla moda, anche a poco prezzo, spalmarsi una crema profumata, applicarsi lo smalto alle unghie, sono piccoli esercizi di felicità", aggiunse.

Ed è per questo che parlando con una amica truccatrice (infermiera per vocazione e make up artist per passione Donatella Favaro) abbiamo deciso che il prossimo evento per tutti i miei pazienti sarà proposto all'associazione AISCAM (associazione incontinenti e stomizzati di Castelfranco e Montebelluna TV) con il titolo "Beauty & Cancer".




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