Dal diario di una terapista del perineo: in sala d'attesa

Oggi sono all'ospedale in veste di paziente. Sono in attesa al centro prenotazioni, seduta in ultima fila.
Ho il numero E 731A che poi non ho mai capito perché servano tutte queste cifre e pure le lettere alfabetiche adesso.
Ciò ti costringe a stare con il naso all'insù, fissando il monitor e lo scorrere dei numeri, delle lettere e dei bip bip. Il collo si trova quindi in una posizione innaturale. A tratti allungato, col volto girato, tirato all'indietro, morbido in avanti. Se facciamo del controllo numerico un esercizio, voltando il capo da un monitor all'altro sollevando la schiena di volta in volta, stiamo eseguendo un esercizio posturale. Vi ho già spiegato quanto sia importante la postura sulla statica pelvica, quindi è fondamentale non accasciarsi sulla sedia. Quel signore laggiù, quello col volto tagliuzzato da rughe sottili, sembra letteralmente inghiottito dalla poltroncina; la signora con il golfino color mattone, è sprofondata tra i braccioli della sedia. Soffre di paralisi delle sue facoltà . Eppure sono solo le sette e mezza del mattino. Troppo presto per essere così stanchi. Probabilmente soffrono di "divanite " acuta, o solo di mal di schiena. "Low back pain"  si dice.
Da seduti poi, è possibile contrarre i muscoli Perineali senza che nessuno se ne accorga. Facciamo che stringerli diventi un gioco. Ogni volta che cambia il numero sul monitor, stringete fortissimi i muscoli anali e vaginali, come per trattenere i gas o la pipì. Tenete la contrazione senza attivare i glutei. Non rilasciate fino al prossimo drin numerico.
Sarà una contrazione lunghissima e ben tenuta con picchi al ribasso. È normale, le fibre muscolari fasiche si attivano immediatamente ma si stancano presto. Riprendete la contrazione non appena avvertirete la caduta della forza. Deve essere essenziale, rigorosa e resistente.
C'è una signora accanto a me. È alla mia destra, ha i capelli impagliati giallo sbiadito ed ha una rocambolesca postura sulla sedia. Tiene una coscia sollevata sul poggia gomiti. Spaparanzarsi così non è il massimo della raffinatezza. Si accarezza la pancia in modo circolare. Forse ha la colite, o il ciclo, o magari le scappa semplicemente la pipì e non vuole perdere la priorità acquisita alle prenotazioni. Magari ha i calcoli alla cistifellea oppure la cistite, troppa aria nell'addome o una ferita chirurgica ancora fresca. Insomma sono molteplici i motivi per cui una persona si accarezza la pancia. La' sotto c'è il nostro secondo cervello. Basta una lieve agitazione, uno stress nervoso o una preoccupazione per metterlo in moto. La mano placa e rassicura con la sua presenza. Batte e tocca dove duole. Allora, se state bene, tenete una mano sulla pancia e mantenetela morbida, ora, espirando, fatela rientrare, appiattitela. Buttate fuori l'aria dalla bocca, senza soffiare e introflettete così il vostro addome.
E731A. Tocca a me. Sono trascorsi 27 minuti dal mio arrivo. Perché perdere questa occasione Di allenamento per il vostro pavimento pelvico ? È la noia che ti chiede di essere alleviata da sensazioni nuove e rare! .
Fatemi sapere.

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