Oggi non sto bene
Cara amica,
mi hai scritto proprio così: "Oggi non sto bene". Le tue parole rivelano sfumature dolorose e provo molta tristezza "con" te, credimi.
Il tuo messaggio giunge dritto come un puntale, dentro di me. La tua sofferenza però non mi sorprende, la conosco purtroppo. La chemioterapia ti annienta, la stanchezza ti blocca, i farmaci ti avvelenano. Lo sai bene che quella sinfonia ti verrà suonata per molte settimane ancora. Una coreografia rende ancora più visibile l'assurdità del cancro. Per distruggerlo ti devi avvelenare senza cedere. Come è possibile accettarlo?. Ma tu sei bravissima. Hai deciso che questa è solo una parentesi che chiuderai prima o dopo.
"Oggi non sto bene..."
Amica, le tue parole echeggiano impetuose, non in un coro catastrofista, ma nella volontà di vincere. Mi piaci così combattiva. Carichi anche me. Pensa, sei tu che mi aiuti.
Ma hai paura. Lo sento e lo capisco. Ti capisco amica mia. E' una paura mai ostentata e mitigata da un coraggio sottile ma tenace, quello che ti contraddistingue. E' una paura leggera, presente già di prima mattina, quando apri gli occhi e guardi il cielo dalla finestra. Le nubi ti appaiono meno bianche e il cielo meno cielo e più soffitto. Ma è una paura fugace, se ne va con un colpo di vento se vuoi.
Pensi alla vita, come ad un film. Srotolata in una pellicola. Una vita lunga, indecifrabile teoria di eventi, equivoci, sorprese, colpi e contraccolpi. Ti vedi nel ruolo di una semplice comparsa ma vorresti essere il regista, decidere.
E allora decidi adesso che la tua giornata sia bella.
Preparati, esci, vai a comprare dei fiori freschi, colorati, da mettere sul tavolo della tua cucina. Puoi scegliere anche il bianco, che riflette bene la luce anche quando non splende il sole e vedi anche nell'ombra.
In quei fiori noterai un meraviglioso riserbo. Ti rappresenteranno. Non ti deluderanno e ti sapranno confortare. Avranno una influenza sottile sulla tua mente. Fotografali, posta la foto sui social e sposta le tue attenzioni su di loro. Sentirai un respiro discreto, diverso da quello in cui gli altri ti invitano a stare. I tuoi fiori si fonderanno con te, nel tuo pomeriggio inquieto, impazziti di luce, in posa per te.
E ti faranno stare bene.
Fanni Guidolin
mi hai scritto proprio così: "Oggi non sto bene". Le tue parole rivelano sfumature dolorose e provo molta tristezza "con" te, credimi.
Il tuo messaggio giunge dritto come un puntale, dentro di me. La tua sofferenza però non mi sorprende, la conosco purtroppo. La chemioterapia ti annienta, la stanchezza ti blocca, i farmaci ti avvelenano. Lo sai bene che quella sinfonia ti verrà suonata per molte settimane ancora. Una coreografia rende ancora più visibile l'assurdità del cancro. Per distruggerlo ti devi avvelenare senza cedere. Come è possibile accettarlo?. Ma tu sei bravissima. Hai deciso che questa è solo una parentesi che chiuderai prima o dopo.
"Oggi non sto bene..."
Amica, le tue parole echeggiano impetuose, non in un coro catastrofista, ma nella volontà di vincere. Mi piaci così combattiva. Carichi anche me. Pensa, sei tu che mi aiuti.
Ma hai paura. Lo sento e lo capisco. Ti capisco amica mia. E' una paura mai ostentata e mitigata da un coraggio sottile ma tenace, quello che ti contraddistingue. E' una paura leggera, presente già di prima mattina, quando apri gli occhi e guardi il cielo dalla finestra. Le nubi ti appaiono meno bianche e il cielo meno cielo e più soffitto. Ma è una paura fugace, se ne va con un colpo di vento se vuoi.
Pensi alla vita, come ad un film. Srotolata in una pellicola. Una vita lunga, indecifrabile teoria di eventi, equivoci, sorprese, colpi e contraccolpi. Ti vedi nel ruolo di una semplice comparsa ma vorresti essere il regista, decidere.
E allora decidi adesso che la tua giornata sia bella.
Preparati, esci, vai a comprare dei fiori freschi, colorati, da mettere sul tavolo della tua cucina. Puoi scegliere anche il bianco, che riflette bene la luce anche quando non splende il sole e vedi anche nell'ombra.
In quei fiori noterai un meraviglioso riserbo. Ti rappresenteranno. Non ti deluderanno e ti sapranno confortare. Avranno una influenza sottile sulla tua mente. Fotografali, posta la foto sui social e sposta le tue attenzioni su di loro. Sentirai un respiro discreto, diverso da quello in cui gli altri ti invitano a stare. I tuoi fiori si fonderanno con te, nel tuo pomeriggio inquieto, impazziti di luce, in posa per te.
E ti faranno stare bene.
Fanni Guidolin