Pazienti stomizzati: non dimenticate il vostro ano naturale
"L'ano praeter" o ano artificiale, non è altro che un pezzettino di intestino, di "budello" in parole semplici, cucito sull'addome, simile ad una bocca. Si chiama infatti stomia, parola che deriva dal greco "bocca" appunto.
Per proteggere lo stoma e per raccogliere i suoi effluenti (feci, se parliamo di stomia intestinale), dobbiamo utilizzare una placca adesiva ed un sacchetto oppure un plac-sac monopezzo unico usa e getta.
I pazienti stomizzati possono trascorrere pochi mesi o molti anni in compagnia della loro stomia e tantissimi dimenticano di prendersi cura dell'ano naturale. Non a tutti infatti viene suturato quel foro insieme ai glutei; la maggior parte continua ad avere un ano e quindi un "canaletto".
L'intestino disabitato si difende dalla secchezza producendo una gelatina viscida e maleodorante che a volte diventa molto densa, e il paziente sente lo stimolo a defecare. Lo stimolo può creare disconfort e rendere pessima la qualità di vita. Altre volte quel muco è accompagnato a prurito o cattivo odore e a terribili dermatiti.
Infine, quell'ano naturale si dimentica di funzionare, e alla chiusura della stomia o ricanalizzazione intestinale, gli sfinteri non sono più competenti.
Ecco perchè è fondamentale effettuare periodicamente dei lavaggi con acqua tiepida o camomilla, piccoli clisterini o perette e subito dopo applicare una emulsione riepitelizzante o creme lenitive e idratanti.
Il lavaggio e la successiva applicazione della crema, mantengono pulito, ammorbidito e allenano i muscoli sfinterici anali a "lavorare" come prima.Nei casi di infiammazione acuta del canale anale, sono necessarie applicazioni locali (pomate o supposte o piccoli clisterini a base di cortisonici o antinfiammatori) che solo il medico specialista potrà prescrivervi.
Fistole, situazioni chirurgiche particolari, chemioterapia o radioterapia possono essere condizioni da gestire in ambulatorio. Il fai da te non è mai indicato. Nota bene: Ogni mio suggerimento o consiglio va assolutamente concordato con la vostra stomaterapista o con il medico chirurgo coloproctologo. Parlatene liberamente e vedrete che potrà proporvi accorgimenti adeguati.
A cosa servono le emulsioni riepitelizzanti
Per proteggere lo stoma e per raccogliere i suoi effluenti (feci, se parliamo di stomia intestinale), dobbiamo utilizzare una placca adesiva ed un sacchetto oppure un plac-sac monopezzo unico usa e getta.
I pazienti stomizzati possono trascorrere pochi mesi o molti anni in compagnia della loro stomia e tantissimi dimenticano di prendersi cura dell'ano naturale. Non a tutti infatti viene suturato quel foro insieme ai glutei; la maggior parte continua ad avere un ano e quindi un "canaletto".
L'intestino disabitato si difende dalla secchezza producendo una gelatina viscida e maleodorante che a volte diventa molto densa, e il paziente sente lo stimolo a defecare. Lo stimolo può creare disconfort e rendere pessima la qualità di vita. Altre volte quel muco è accompagnato a prurito o cattivo odore e a terribili dermatiti.
Infine, quell'ano naturale si dimentica di funzionare, e alla chiusura della stomia o ricanalizzazione intestinale, gli sfinteri non sono più competenti.
Ecco perchè è fondamentale effettuare periodicamente dei lavaggi con acqua tiepida o camomilla, piccoli clisterini o perette e subito dopo applicare una emulsione riepitelizzante o creme lenitive e idratanti.
Il lavaggio e la successiva applicazione della crema, mantengono pulito, ammorbidito e allenano i muscoli sfinterici anali a "lavorare" come prima.Nei casi di infiammazione acuta del canale anale, sono necessarie applicazioni locali (pomate o supposte o piccoli clisterini a base di cortisonici o antinfiammatori) che solo il medico specialista potrà prescrivervi.
Fistole, situazioni chirurgiche particolari, chemioterapia o radioterapia possono essere condizioni da gestire in ambulatorio. Il fai da te non è mai indicato. Nota bene: Ogni mio suggerimento o consiglio va assolutamente concordato con la vostra stomaterapista o con il medico chirurgo coloproctologo. Parlatene liberamente e vedrete che potrà proporvi accorgimenti adeguati.
A cosa servono le emulsioni riepitelizzanti