In palestra. Perché dai diamanti non nasce nulla.

Ringrazio Mirca per avermi consentito di scrivere la sua simpaticissima storia.


Quando mi sono trovata quel minuscolo pacchettino tra le mani, con tanto di fiocco arancione e un rametto di pino tra le bacche rosse, ho pensato che un oceano di lacrime non sarebbe bastato per colmare l'emozione. Che Matteo mi chiedesse di sposarlo, lo avevo messo in preventivo per l'anno prossimo, anche se ad agosto, lo avevo chiesto all'unica stella cadente che ero riuscita a vedere sulla via lattea, quando stavamo con i nasi all'insù.
Mi immaginavo un solitario vintage in oro rosa, originale, come piace a me. Una pietra rara, o qualcosa del genere. Non certo il comune diamantino da otto carati o che so io. Mi immaginavo un pacchettino blu, con un nastrino in velluto ton sur ton e una cenetta a seguito. Mi immaginavo che la dichiarazione sarebbe stata così romantica da non farmi dormire per tre notti di fila.
Niente di tutto ciò. 
Quel meraviglioso pacchettino verde mela nascondeva un altro regalo. 
L'ho scartato piano. Come se fosse un rarissimo oggetto di cristallo. Non volevo sciupare la carta. Lui mi guardava imperterrito, con gli occhi a cuore e il labbro inferiore socchiuso. Impalato. Ma quando ho scoperto che non c'era nessun solitario in oro rosa, nessuna pietra vintage nè actual e nessun anello di fidanzamento, ho strappato il nastro e gettato il ramoscello facendo volare le bacche dappertutto. Ops.
"Abbonamento e iscrizione in palestra per tre mesi, compreso ciclo di riabilitazione del pavimento pelvico". Ecco il regalo. Mi ritrovavo costretta a pensare al mio fisico cellulitico e appesantito da pandori e panettoni e alla felicità che avrei dato al mio uomo a scolpire cosce e glutei extra large. Se penso che il mio migliore amico è il divano, questo, più che un regalo era una tragedia. No, non per le sudate che mi avrebbero disciolto ettolitri di grasso, ne' per gli affanni o le apnee da sforzo, e tantomeno per le bordure addominali da smaltire. La tragedia era il mio pannolino. 
Soffro di incontinenza urinaria da dieci anni e solo l'idea di affrontare sforzi sovrumani mentre l'urina mi scende giù per le gambe, mi fa sentire disabile e menomata. Non potrei farcela senza usare un grosso pannolone come quello di mia nonna allettata. Uno schiaffo mi avrebbe fatto meno male. Ma questo regalo era la sfida più grande della mia vita e anche se avevo la sensazione di essere partecipe di una follia, ho deciso di buttarmi nella mischia.
Saranno state le pupille accecanti del mio fidanzato all'idea di immaginarmi in tutina striminzita, leggins e top a fine corso, che mi hanno convinto a provare. Pena lasciarlo addormentare con il calendario di Irina Shayk sul cuscino tutte le sere. 
Mi accorgevo, dopo le sedute di riabilitazione pelvica, che gli esercizi in cui mettevo in moto glutei e interno coscia, non mi facevano perdere nemmeno una goccia. Quelli in cui facevo lavorare l'addome si.  Mi esercitavo, sbagliando,  in spinta anzichè in introflessione addominale. 
Una sera sono tornata a casa con le palline della gheisha consigliate dalla riabilitatrice. Il mio fidanzato mi ha guardato sghembo. Era preoccupato che le avessi usate con chissà chi. "Amore dobbiamo fare training vieni?", gli chiesi.
Lui, ammutolito, non poteva credere ai suoi occhi. Io che gli servivo sesso puro a volontà, tutte le sere, in un piatto d'argento, era per lui, la dolce (e triste) conferma, che ero la donna della sua vita.
Giorno dopo giorno giocare con lui a scolpire pelvi e corpo mi rendeva felice. Mangiavo meno e mi piacevo di più.

Matteo si è iscritto da subito in palestra con me. Abbiamo perso otto chili in tre settimane e ci siamo sentiti davvero bene. Ho anche smesso di mettere il pannolino. Mi rendo conto solo ora che non ne avevo bisogno, la mia era solo paura. Ieri mattina abbiamo acquistato della biancheria sexy e la stessa sera siamo usciti a cena fuori. Matteo mi ha fatto trovare cinquanta rose rosse sul sedile della macchina. 
Dice che ha fatto tutto questo perchè mi ama e perchè si sa.. dai diamanti non nasce nulla. 
Così anch'io ho deciso di fargli un regalo originale stasera. La scatoletta è bianca e blu ma dentro le compresse sono tutte azzurro cielo. Come il suo colore preferito. Ci ho abbinato un fiocco di raso turchese e una spruzzata di brillantini argento. In farmacia c'era l'offerta tre per due, ne ho approfittato subito. Il farmacista mi ha fatto qualche domanda sulle dimensioni, poi mi ha consigliato quelle da 100mg, il dosaggio maggiore. 
Dite che gli piacerà ? 



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