Benessere perineale e benessere posturale, come?
La posizione seduta viene assunta senza la consapevolezza e l'ascolto dei muscoli che appoggiano sul piano in cui adagiamo le nostre natiche.
Pensate che iniziate al mattino con la colazione a sedervi. Poi uscite per andare a lavoro e vi sedete in macchina, quindi in ufficio o in una cattedra o in una platea o in uno studio. A pranzo vi sedete nuovamente, a cena anche, e se guardate la tv sul divano, adagiate curva la schiena piegando il collo in avanti.
Quanta pressione costante viene trasmessa nella zona lombare,
addominale e pelvica senza consapevolezza? Sprofondiamo ore infinite su una
sedia senza capire e percepire le sofferenze del nostro corpo e degli organi
interni. Nasce l’esigenza di capire come prevenire problematiche posturali e
pelvi–perineali, ma anche trovare delle strategie per rendere dinamica e
funzionale questa postura che fa ormai parte della nostra cultura, scrive una collega uroriabilitatrice Dott.ssa La Torre.
Il paziente
che arriva per un trattamento pelvi-perineale, viene attentamente valutato dal
punto di vista urogenitale, anale e posturale. In questa prima fase di
osservazione e valutazione, gli verrà chiesta la professione, le posizioni e i
movimenti da lui adottati nel quotidiano. Verrà impostato un piano terapeutico
idoneo, che sarà sempre integrato con un’educazione all’ascolto sensoriale.
“L’ascolto verso l’interno”, “la consapevolezza interiore”, “la consapevolezza
respiratoria”, “la consapevolezza dei propri movimenti”, “la consapevolezza e
l’utilizzo dei muscoli perineali”. Un passaggio obbligato di educazione
all’ascolto è quello in posizione seduta.
La prima informazione riguarderà la distribuzione
del peso corporeo. Per fare ciò, si valuterà la struttura e l’altezza della
sedia, questo è un dettaglio importante per permettere a testa e tronco di
pesare in modo omogeneo sugli ischi e sui piedi. Affinché ciò sia possibile, il
bacino dovrà essere più alto delle ginocchia, permettendo cosi il mantenimento
delle curve fisiologiche della colonna vertebrale. Sterno aperto, spalle
armoniche, gabbia toracica con una fisiologica distanza dalle creste iliache,
la bolla addominale perfettamente distribuita nello spazio addomino - pelvico,
tutte queste accortezze, eviteranno il carico alterato sugli organi del piccolo
bacino, sui loro sfinteri e sui muscoli perineali. Una volta acquisita una
posizione funzionale, si attiveranno frequentemente i muscoli perineali sia in
statica che in dinamica . Nei momenti di iper-pressione (tosse, starnuto,
raccolta di un peso..) il pavimento pelvico sarà sollecitato con un lavoro
ascendente-rimontante insieme ai muscoli addominali ed ai muscoli lombari,
rinforzando sempre di più “il centro”. Verranno insegnati gli esercizi di
decompressione viscerale da attuare in posizione seduta affinché il paziente si
abitui a “sgravare” il pavimento pelvico dal peso dei visceri nelle varie ore
della giornata. Rinforzeremo i muscoli perineali, lavoreremo sulla
decompressione degli organi, tutto questo senza spostarci dalla nostra sedia,
che considereremo la nostra “palestra".