A te, dagli occhi azzurro fiordaliso

Dedicato alle donne il cui corpo ha smesso di funzionare alla perfezione. Con la speranza che qualcuna scriva davvero queste parole, anche in un foglietto sgualcito e friabile, stasera, nascondendolo sotto al cuscino del suo uomo innamorato, a lei devoto. Non abbiate paura di ringraziare per l'amore che ricevete durante la malattia e le difficoltà. Non è solo compassione. 

A te, che vesti un pull di un impalpabile azzurro polvere nelle serate romantiche.
A te, che vesti un dinamico blu, nelle tue giornate da relatore ai congressi preparati con il sudore delle notti scure.
A te, che vesti un morbido pigiama bluette e dormi tra lenzuola azzurre, colore delle emozioni serene, della calma della profondità.
A te, che lavori in divisa color celeste, tra un blu di persia e il pervinca, in quella sala asettica senza raggi di sole.
A te..
dedico tutto il mio amore, per ringraziarti di quanto la tua grazia sappia fluttuare tra le mie brusche e rabbiose inquietudini color cobalto. Per ringraziarti di quanto il tuo amore curi la mia malattia e quella di chi mi sta accanto, e di quella degli amici di chi mi sta accanto e degli amici degli amici, incondizionatamente, indiscriminatamente, inevitabilmente parte della vita.
A te, che sai dilatare le mie emozioni con i tuoi abbracci ingovernabili dedico il mio orizzonte. Appena pennellato di speranze e scarabocchi a inchiostro viola e indaco. La speranza di guarire, vivere, invecchiare con te. Vedere ancora e ancora e poi ancora i tuoi occhi azzurri color fiordaliso.


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