Se è un incubo, vi prego, svegliatemi

( Auspichiamo che storie simili non debbano più accadere. Ogni Stomizzato alla dimissione ha diritto di ricevere adeguate attenzioni, cura, informazioni, e supporto psicologico. Tutti potremmo trovarci al suo posto.)

Sono a casa da soli due giorni e mi sento come un masso caduto in un burrone. Chiamo aiuto, la voce non esce dalle mie corde vocali ed io imploro, e imploro e imploro . Non c'è anima viva quaggiù. Mi stendo a terra, stremata dalle forze, non sento le gambe e tutto il mondo gira. Solo uno spicchio di cielo tra le montagne rocciose fa capolino come in un caleidoscopio. Magica e incompresa natura.
Il caldo del sole d'agosto mi sta disidratando e la sete e' insopportabile. L'apatia delirante è' il regalo che mi sono portata a casa strascinando la terra sotto ai piedi.
"Mamma!"
La voce soave e dolce di mia figlia mi catapulta nella terribile realtà. Ma qual'è la realtà ? Sto sognando?
Sono stesa sulla fredda chaise-longue in pelle, con la testa pesante tra le mani. Mi fa male una tempia e qualcuno mi ha preparato del ghiaccio. Premo indice e pollice sull'angolo interno degli occhi, voglio frenare una lacrima e quando cerco di parlare, la voce stentorea mi si incrina di nuovo. È' come se avessi un rasoio nella gola.
 "Marina, passami lo specchio". La mia pelle è' pallida come la cera bianca della candela. Il volto scavato impressiona anche me. Mi trema il mento, forse ho la febbre. Può salire la febbre ?
Vorrei tanto riuscire a sorridere a questo piccolo specchietto, rubarne l'immagine e stamparla sul mio viso. E poi vorrei tanto fare una doccia. Chissà se posso fare una doccia! Ditemi se posso ancora godere dell'acqua tiepida che scorre sul mio corpo lavando via la tristezza. Vorrei sapere se posso mangiare la mia salsa al coriandolo e uscire di casa, fare il colore ai capelli e cambiare il sacchetto tutti i giorni, anziché svuotarlo. Vorrei sapere se il mare è' più bello in inverno, perché per tutta l'estate non  potrò vederlo. Vero che non posso vedere il mare figlia mia?
Mi ritrovo con una "ferita" sulla pancia, piena di punti, tale la considero la mia STOMIA. La conoscevo solo sugli altri, coloro che aiutavo in ospedale, quando facevo l'infermiera. E mai come ora mi sento così impotente. Non siamo mai pronti quando tocca a noi.
È' come se quarant'anni di lavoro fossero caduti nel burrone con me, sfracellandosi sulle pietre acuminate. È' come se quarant'anni di esperienze al servizio del prossimo, fossero ora pieni di polvere, dimenticati in soffitta. Quarant'anni di amore e attenzioni per  altri esseri umani, poveri sfortunati o soli. Tristi, sconsolati, o sofferenti o morenti. Quarant'anni di passione recisi da un bisturi come un ramo ancora verde sul suo albero.
"Mamma..."
Mia figlia posa la guancia sul mio petto ed io le cingo i capelli profumati. La cosa più bella che ho fatto nella vita è  lei. Il mio appiglio nella roccia. Il mio miracolo.
E con lei posso accettare tutto. Metto un punto e vado a capo.
Va bene, è toccato a me. Se solo qualcuno mi avesse insegnato a non soffrire dentro, ad accettare le lacrime, a togliere la colla odiosa dalla mia pancia e a non  sentirmi sporca. Nessuno mi ha detto se posso fare una doccia, vedere il mare e mangiare come prima. Non so se posso lavorare ancora, ne'  cosa fare per il prurito incessante. Non so come contrastare il bruciore alla stomia, fare aderire la placca, non sentire cattivo odore. Non so se potrò andare a fare la spesa in bicicletta e mettere i jeans, non so se potrò ancora essere amata da un uomo.
Perché nessuno mi ha insegnato ad accettare questa inesorabile vita lenta e implacabile. Questa vita che ha depredato in un giorno la mia femminilità', spogliato le mie sicurezze, incrementato le incertezze.
Vorrei ... Vi prego, un velo di zucchero su questa dura realtà.
Vorrei ancora mille splendidi soli.
Ma se questo è un incubo, vi prego, svegliatemi.

La figura dell'enterostomista manca in molti ospedali.
È' importantissimo che gli infermieri si tengano aggiornati in questo campo.
Sono 5000 gli Stomizzati in Veneto
Sono solo poco più di 20 gli Enterostomisti specializzati praticanti in Veneto 


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