Sessualità dopo il parto
La ripresa dei rapporti sessuali dopo il parto è una questione poco affrontata nel quadro della preparazione al parto.
Sul piano ormonale le donne sono sature di ossitocina dopo il parto, ormone del piacere, la donna si riempie ed è riempita dal suo bambino in particolare sul piano nutritivo se lo allatta e sessualmente se pratica il contatto "pelle a pelle".
Nelle sei settimane successive al parto la donna ha bisogno di essere valorizzata nel suo ruolo di madre, di essere amata per questo dal suo uomo, protetta. Ha bisogno di carezze, abbracci, ma non di sesso.
Sei settimane sono una tappa fisiologica normale. Inconsciamente la donna deve ritrovarsi per essere disponibile ad una relazione sessuale suscettibile, in assoluto, di generare un altro figlio.
Il tempo ormonale o quarantena serve per la ripresa fisica e psicologica e va rispettato. Nonostante ciò, in ragione della laicità della medicina moderna, nessuna informazione viene data alla coppia, si consiglia di fare riferimento al loro desiderio, portandoli ad una autogestione complessa, senza informare che la biologia ha previsto un tempo di riposo. Non è sorprendente che nella maggior parte delle donne il desiderio della penetrazione non sia presente nelle prime settimane.
Questa assenza di termini ben precisi è spesso fonte di inquietudine nella coppia e di paure o crisi.
E' utile che l'uomo sia informato sul fatto che l'allattamento può provocare piacere alla donna, e anche alcuni orgasmi. La lubrificazione vaginale è scarsa e i rapporti possono risultare molto dolorosi, anche in assenza di lesioni perineali esterne. Un coccige lussato è molto sensibile, i muscoli all'interno della vagina possono risultare asimmetrici e creare dolore alla penetrazione, la compressione del pene sul collo dell'utero può creare reazioni dolorose a tutto l'addome.
Vi sono quindi dei tempi da rispettare prima di riprendere i rapporti, indipendentemente dalle suture , dove il filo dovrebbe riassorbirsi in tre settimane.
Tratto da PERINEO, Fermiamo il massacro, Bernardette DE Gasquet, Edi-Ermes 2010
Sul piano ormonale le donne sono sature di ossitocina dopo il parto, ormone del piacere, la donna si riempie ed è riempita dal suo bambino in particolare sul piano nutritivo se lo allatta e sessualmente se pratica il contatto "pelle a pelle".
Nelle sei settimane successive al parto la donna ha bisogno di essere valorizzata nel suo ruolo di madre, di essere amata per questo dal suo uomo, protetta. Ha bisogno di carezze, abbracci, ma non di sesso.
Sei settimane sono una tappa fisiologica normale. Inconsciamente la donna deve ritrovarsi per essere disponibile ad una relazione sessuale suscettibile, in assoluto, di generare un altro figlio.
Il tempo ormonale o quarantena serve per la ripresa fisica e psicologica e va rispettato. Nonostante ciò, in ragione della laicità della medicina moderna, nessuna informazione viene data alla coppia, si consiglia di fare riferimento al loro desiderio, portandoli ad una autogestione complessa, senza informare che la biologia ha previsto un tempo di riposo. Non è sorprendente che nella maggior parte delle donne il desiderio della penetrazione non sia presente nelle prime settimane.
Questa assenza di termini ben precisi è spesso fonte di inquietudine nella coppia e di paure o crisi.
E' utile che l'uomo sia informato sul fatto che l'allattamento può provocare piacere alla donna, e anche alcuni orgasmi. La lubrificazione vaginale è scarsa e i rapporti possono risultare molto dolorosi, anche in assenza di lesioni perineali esterne. Un coccige lussato è molto sensibile, i muscoli all'interno della vagina possono risultare asimmetrici e creare dolore alla penetrazione, la compressione del pene sul collo dell'utero può creare reazioni dolorose a tutto l'addome.
Vi sono quindi dei tempi da rispettare prima di riprendere i rapporti, indipendentemente dalle suture , dove il filo dovrebbe riassorbirsi in tre settimane.
Tratto da PERINEO, Fermiamo il massacro, Bernardette DE Gasquet, Edi-Ermes 2010