Novantatre' e due giorni

Ho compiuto novantatre' anni da due giorni e sedici ore ed ho scoperto di avere il cancro.
Lo so a cosa state pensando. Che sono stata fortunata e che posso anche morire felice. E chissa' quante esperienze  ho potuto fare in novantatre' anni. E che c'e' chi muore a cinque, chi a quindici o trenta o chi muore a quaranta o cinquant'anni. Io, dovrei essere felice. Ne ho novantatre'!
Con il cancro ma felice, pensate voi.
Guardatemi bene.
Anche se ho un viso infeltrito come il mio vecchio maglione di cachemire, atavica non mi sento proprio. E non vesto nemmeno i panni dell'anziana decrepita. Un po' stagionata forse, ma lucida e brillante.
Oh, non fatevi ingannare adesso dal mio fare civettuolo e, sebbene io abbia millantato di scendere a compromessi con il mio fisico, un tocco di lusso nella mia vita me lo sono concessa. Anche oggi.
Ogni donna vorrebbe un piccolo lusso nella propria vita. Il mio è' truccarmi, che è' anche un piccolo salutistico vizio. Mi permette di cambiare faccia tutte le volte che ne ho voglia. Come oggi per esempio, per ingannare voi. Ma veniamo al punto.
Cosa può dare ancora al mondo una novantatreenne come me? Ah se i giovani di oggi avessero vissuto solamente la metà delle mie esperienze ! Vero è' che se la Barclays ha lanciato l'apprendistato per gli over cinquanta, evidentemente la pensa come me. Le esperienze contano e insegnano più di tanti articolati master! Che c'è? Leggo lo stupore nei vostri occhi. Pensate che una novantatreenne non segua il mondo e il suo scorrere ma si lasci impassibile e passiva semplicemente cullare dalle onde?

Ebbene, i medici mi hanno prospettato un serio intervento chirurgico. Mi metteranno anche un sacchetto sull'addome. O meglio, i medici lo hanno spiegato ai miei figli, convinti che la mia capacità di intendere e volere sia leggermente opacizzata, per non dire in caduta libera. L'intervento si può fare, ma,  dicono, per la mia età', il rischio di morte è' altissimo e secondo loro farei meglio a pensarci bene. La progressione della malattia dovrebbe essere lenta. Dovrebbe.  Quindi devo convivere con il cancro ?
Io pero', ho deciso di firmare il consenso. Non perché sono pronta a morire, ma perché sono convinta che potrei vivere ancora molto! Senza rimorsi ne' rimpianti. Peccato che la loro sentenza alla visione della mia firma nera sul foglio bianco assomigliasse ad un funesto preambolo, quello del mio funerale.

Leggo la lista di possibili complicanze intra e post operatorie e le mie difese immunitarie si abbassano per la paura. Pensate che dovrei arrendermi alla vita e abbandonarmi alla tragica morte subdola e silenziosa che piano si impossesserà di me?
Se secondo la scienza io avessi dovuto nutrirmi di alimenti bio dal sapore di cartone bagnato, per allontanare il rischio di cancro al mio intestino, non si capisce come mai sia arrivata alla veneranda eta' che ho. Per tutta la mia vita mi sono rimpinzata di delicati agnellini arrostiti al kebab sotto casa circondati di patatine fritte innondate di ketchup. Ho letto più libri io che tutta la popolazione del mio paese nella biblioteca comunale. Ho coltivato così tante amicizie che mi sono arricchita di esperienze, affetti, sentimenti e ricordi. Ho curato il mio corpo, voluto bene a me stessa, dedicato il giusto spazio agli altri e vissuto un amore vero. Ho conosciuto tragedie familiari, il dolore per la perdita di un figlio, di un marito, di una sorella ed ora anche del mio amatissimo Coker.
E se novantatre' anni, du egiorni e sedici ore li avessi solo meritati?
Silenzio.
Abbasso lo sguardo perché anche me, scendono ancora le lacrime. La saggezza non mi ha dato gli strumenti per il controllo delle emozioni come voi giovani sapete fare. Avete imparato a soffocare la rabbia, a farvi corrodere dal risentimento, ad odiare.  Non avete conosciuto grandi perdoni. Delegate le vostre emozioni a stupidi disegni chiamati emoticons nel vostro "smartfon". Si chiama così?
Ora la mia espressione è' indecifrabile vero ?
E' che io voglio vivere. Ho ancora un sacco di cose da fare.


M. è una mia paziente stomizzata. La ringrazio per avermi dato la possibilità di raccontare di lei. 
Sta benissimo, ed è rimasta la donna con tutte le caratteristiche che avete conosciuto.

Dice sia questo il segreto della sua longevità.

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