Io, Stomizzata alle terme.
I corpi nudi avvolti da un morbidissimo accappatoio sbiancato dal perborato di ossigeno, i miei capelli legati in una vivace coda di cavallo e un ciuffo ribelle che attraversa il tuo viso stupendo. Siamo noi, mano nella mano, stesi sulla poltroncina della saletta relax di questa SPA da mille e una notte. Esclusiva.
Lo smalto rosso delle mie unghie dei piedi sembra vernice fosforescente sulle ciabattine di spugna, anch'essa bianchissima, come la neve che riflette, di la' della vetrata, la luce della luna piena.
È' uno spettacolo seducente. Charmant, diresti tu, con quella adorabile R francese.
Non voglio interrompere questo istante di estasi.
Ci stiamo preparando per entrare nella sauna finlandese e tu, che tieni la mia mano intrecciata alla tua, senti la mia irrequietudine. È' la prima volta per me, ed ho paura.
No, non fraintendermi. Non ho paura del calore, di svenire o di soffrire di claustrofobia. Ho paura del mio corpo nudo, la' dentro, vittima di una malattia che pochi conoscono , legato a questo sacchetto rosa antico. Stona il suo colore in mezzo a tutto questo candore. Anche le poltrone e i vasi, e gli sgabelli e quei fiori freschi, i poggioli, le candele e le finestre, il resto del mio corpo, il tuo. Tutto è' bianchissimo.
"Sara... Dimmi amore mio, cosa ti preoccupa".
Con la lentezza di chi deve tirar fuori ogni parola da un cassetto diverso, trovo il coraggio di esprimere il mio pudore. Ho la voce aspra e la gola secca. " Andiamo.." Rispondo.
Dentro alla sauna tre uomini e una donna giacciono immobili. Nudi i loro corpi mi rammentano com'ero e mi ricordano come sono. La mia mano si allunga sulla maniglia prima ancora di spogliarmi dell'accappatoio e delle mie paure mentre tu, piano, mi chiudi gli occhi spingendo in basso le mie palpebre con le mani. Li riapro. Il mio viso incrocia lo specchio alla nostra destra.
"Guardati Sara. Sei bellissima. Ora prendi quell'immagine e quel sorriso, incorniciala e appoggiala dentro di te.
Il mio piede sudato indietreggia e incrocia il tuo. Provo un'emozione intensa. Non posso scappare. Appoggi le mani sulle mie spalle e mi baci teneramente il collo sfilando quel velo di sicurezze che ancora mi appartiene. Apro la porta. Entriamo insieme. Nessuno si accorge di noi. Nessuno si accorge del mio sacchetto. O forse tutti si accorgono di noi e tutti vedono il mio sacchetto.
Nessuno si scompone. Nessuno si stupisce. Con gli occhi stravolti dalla meraviglia, stringo ancora le tue mani fresche. Per la prima volta mi sento davvero una donna normale.
Rotolano secondi che sembrano minuti. Il cuore batte forte. Sudo. Sono una donna normale.
Alle Terme di Castrocaro la disponibilità di acque salsobromoiodiche permette di associare la terapia rieducativa alla cura con acque che possiedono un effetto decongestionante e trofico su tutto l’apparato genitale femminile, correggendo alcune frequenti alterazioni tipiche della menopausa e post-menopausa come l'incontinenza
Art. 20
Assistenza termale
1. Il Servizio sanitario nazionale garantisce l’erogazione delle prestazioni di assistenza termale previste dalla normativa vigente ai soggetti affetti dalle patologie che possono trovare reale beneficio da tali prestazioni, identificate con decreto del Ministro della salute, nonché agli assicurati dell’INPS e dell’INAIL.
2. L’erogazione è garantita nel limite di un ciclo annuo di prestazioni, fatta eccezione per gli invalidi di guerra e di servizio, dei ciechi, dei sordomuti e degli invalidi civili che possono usufruire di un secondo ciclo annuo per il trattamento della patologia invalidante.
Assistenza termale
1. Il Servizio sanitario nazionale garantisce l’erogazione delle prestazioni di assistenza termale previste dalla normativa vigente ai soggetti affetti dalle patologie che possono trovare reale beneficio da tali prestazioni, identificate con decreto del Ministro della salute, nonché agli assicurati dell’INPS e dell’INAIL.
2. L’erogazione è garantita nel limite di un ciclo annuo di prestazioni, fatta eccezione per gli invalidi di guerra e di servizio, dei ciechi, dei sordomuti e degli invalidi civili che possono usufruire di un secondo ciclo annuo per il trattamento della patologia invalidante.