Entusiasmo
Ringrazio Franca, per questa lezione di vita.
L'entusiasmo è' l'ardente passione che invade le mie giornate anche da malata.
È' come un fuoco che mi brucia dentro accendendo ogni spinta propulsiva al "fare".
La totale dedizione a tutti gli interessi della mia vita è' come un motore sempre acceso. Il mio motore.
Certo, occorre determinazione per stare al mio passo. Tutto è' amplificato. Le cose semplici diventano ricche, l'essenziale appare sofisticato, ciò che è lineare e sobrio si arricchisce di stile, a volte barocco.
Sono i miei occhi che vedono il mondo diverso. E la mente. La mia mente corre più veloce del pensiero, nell'irrazionale a volte, percorso, che mi catapulta indietro... Nell'errore e nell'attesa. Ma non demordo.
Ed ecco che arriva lei, leggiadra e silenziosa, forte come l'acciaio, determinata più di me, a fermare la mia corsa: la malattia.
È come ti potrei considerare se non un'intrusa maledetta erbaccia infestante dal sapore amaro?
Arrivi indesiderata senza bussare. Ti accosti a me con l'eleganza di una libellula e decidi di non andartene finché non ti sarai fermata abbastanza. Non ti pare di esagerare?
Sarebbe conveniente diventare tua amica?
Cara tremenda malattia...
Quando i medici mi dissero che ti eri impossessata di me non volevo chiamarti "cancro" ma "occasione". Proprio così, ho visto in te una splendida somiglianza con qualcosa che si chiama "opportunità'". Beh.. Non l'opportunità dai capelli turchini e la bacchetta a stella,
l'opportunita' di buttarmi a capofitto nella vita che mi resta da vivere, a tuo dispetto. Con un entusiasmo che non ti contraddistingue affatto. Tu, meravigliosa opportunita', non mi imporrai di aspettare, perché io agiro'. Tu, grande occasione, non mi obbligherai a pensare, perché io partiro' convinta.
Voglio conoscerti per confrontarmi. Ti ascolterò, ma vincerò io.
Ora scansati che voglio sorridere.
Cara malattia... Sei una grande opportunità. Ora mi hai chiesto una sosta, più in la' mi chiederai una fermata. Mi costringerai a stendermi e a respirare piano, mi toglierai la fame per farmi lottare.
Sfrutterai il mio corpo, mi inginocchierai e mi terrai sveglia la notte. Ma te lo giuro... Vincero' io.
Tu, l'entusiasmo per la vita nemmeno lo conosci.
E....Grazie per avermi insegnato a lottare ad armi pari.
L'entusiasmo è' l'ardente passione che invade le mie giornate anche da malata.
È' come un fuoco che mi brucia dentro accendendo ogni spinta propulsiva al "fare".
La totale dedizione a tutti gli interessi della mia vita è' come un motore sempre acceso. Il mio motore.
Certo, occorre determinazione per stare al mio passo. Tutto è' amplificato. Le cose semplici diventano ricche, l'essenziale appare sofisticato, ciò che è lineare e sobrio si arricchisce di stile, a volte barocco.
Sono i miei occhi che vedono il mondo diverso. E la mente. La mia mente corre più veloce del pensiero, nell'irrazionale a volte, percorso, che mi catapulta indietro... Nell'errore e nell'attesa. Ma non demordo.
Ed ecco che arriva lei, leggiadra e silenziosa, forte come l'acciaio, determinata più di me, a fermare la mia corsa: la malattia.
È come ti potrei considerare se non un'intrusa maledetta erbaccia infestante dal sapore amaro?
Arrivi indesiderata senza bussare. Ti accosti a me con l'eleganza di una libellula e decidi di non andartene finché non ti sarai fermata abbastanza. Non ti pare di esagerare?
Sarebbe conveniente diventare tua amica?
Cara tremenda malattia...
Quando i medici mi dissero che ti eri impossessata di me non volevo chiamarti "cancro" ma "occasione". Proprio così, ho visto in te una splendida somiglianza con qualcosa che si chiama "opportunità'". Beh.. Non l'opportunità dai capelli turchini e la bacchetta a stella,
l'opportunita' di buttarmi a capofitto nella vita che mi resta da vivere, a tuo dispetto. Con un entusiasmo che non ti contraddistingue affatto. Tu, meravigliosa opportunita', non mi imporrai di aspettare, perché io agiro'. Tu, grande occasione, non mi obbligherai a pensare, perché io partiro' convinta.
Voglio conoscerti per confrontarmi. Ti ascolterò, ma vincerò io.
Ora scansati che voglio sorridere.
Cara malattia... Sei una grande opportunità. Ora mi hai chiesto una sosta, più in la' mi chiederai una fermata. Mi costringerai a stendermi e a respirare piano, mi toglierai la fame per farmi lottare.
Sfrutterai il mio corpo, mi inginocchierai e mi terrai sveglia la notte. Ma te lo giuro... Vincero' io.
Tu, l'entusiasmo per la vita nemmeno lo conosci.
E....Grazie per avermi insegnato a lottare ad armi pari.