Le parole che non ti ho detto.
La più bella dichiarazione d'amore di tutti i tempi.
Tratta da una storia vera.
Puoi spostarti un po' più in la' ?
Tratta da una storia vera.
Puoi spostarti un po' più in la' ?
Ecco, così. Sento il raggio di sole sul viso. È' caldo, avvolgente, mi colpisce in pieno. Che bello.
La tua ombra è' imponente ed io mi sento così fragile stesa accanto a te.
La mia voce se ne è' andata con la tracheostomia che mi hanno fatto. Hanno rubato la mia grinta, la mia rabbia e persino la mia solitudine.
Proprio così...non sono più rimasta sola un attimo per molte settimane. Non c'è più il diritto alla solitudine in questa vita ?
La mia voce se ne è' andata con la tracheostomia che mi hanno fatto. Hanno rubato la mia grinta, la mia rabbia e persino la mia solitudine.
Proprio così...non sono più rimasta sola un attimo per molte settimane. Non c'è più il diritto alla solitudine in questa vita ?
Mi tieni la mano e giochi con il tubo del mio drenaggio, fissandomi negli occhi. No dai, Non contare le mie rughe. Sono una per ogni giorno di sofferenza in questo letto.
Chissà se provi compassione per me o se sei qua solo per compiacermi. Il tuo dovere è' questo ?
Ora ti alzi.
Vuoi allontanarti da me, e lo fai in silenzio.
Hai le mani in tasca, le spalle curve e la testa bassa. Perché sei così triste? . Sposti la manica della camicia sgualcita dalle troppe ore in questa stanza accanto a me e guardi l'orologio. Lo vedi ? Hai già voglia di scappare via. Ed io resterò sola anche stanotte in questo letto d'ospedale. Chissà se tornerò mai a casa con te amore mio. No, tu non mi vorresti più. In queste condizioni nemmeno una discarica mi prenderebbe.
Ti rigiri.
La tua ombra adesso mi appare gigante e fuggente su quel muro freddo. Dai vieni accanto a me, ti prego. Anche se non parlo, non lo capisci dai miei occhi ?
Ti da fastidio il rantolio del mio respiro. E l'ossigeno. Le flebo. Il mio catetere. Non la vedi più la tua donna vero amore ?. Non la vedi più una donna in me.
Dai perché non ti avvicini ? Non ti accorgi che sono immobile?
Fai un passo verso di me. Due. Tre. Sei nuovamente seduto qui, accanto.
Che succede adesso ?
Silvia...
Sussurri il mio nome sudando. Le tue mani sono fredde, accarezzano le mie guance lasciandomi un tremendo piacevole brivido.
Silvia ... io ti voglio sposare.
Mi sento svenire e il cuore va a cento all'ora.
Non è possibile. Emozioni affiorano attraverso ogni poro della mia pelle.
In questo letto d'ospedale solo io, tu, la tua proposta d'amore e ... Le parole che non ti ho detto. Per fortuna.
Scende una lacrima e la mia testa accenna ad un flebile si.
Ti amo.
Silvia e Paolo si sono sposati in ospedale, poche settimane prima della sua scomparsa.
Ora ti alzi.
Vuoi allontanarti da me, e lo fai in silenzio.
Hai le mani in tasca, le spalle curve e la testa bassa. Perché sei così triste? . Sposti la manica della camicia sgualcita dalle troppe ore in questa stanza accanto a me e guardi l'orologio. Lo vedi ? Hai già voglia di scappare via. Ed io resterò sola anche stanotte in questo letto d'ospedale. Chissà se tornerò mai a casa con te amore mio. No, tu non mi vorresti più. In queste condizioni nemmeno una discarica mi prenderebbe.
Ti rigiri.
La tua ombra adesso mi appare gigante e fuggente su quel muro freddo. Dai vieni accanto a me, ti prego. Anche se non parlo, non lo capisci dai miei occhi ?
Ti da fastidio il rantolio del mio respiro. E l'ossigeno. Le flebo. Il mio catetere. Non la vedi più la tua donna vero amore ?. Non la vedi più una donna in me.
Dai perché non ti avvicini ? Non ti accorgi che sono immobile?
Fai un passo verso di me. Due. Tre. Sei nuovamente seduto qui, accanto.
Che succede adesso ?
Silvia...
Sussurri il mio nome sudando. Le tue mani sono fredde, accarezzano le mie guance lasciandomi un tremendo piacevole brivido.
Silvia ... io ti voglio sposare.
Mi sento svenire e il cuore va a cento all'ora.
Non è possibile. Emozioni affiorano attraverso ogni poro della mia pelle.
In questo letto d'ospedale solo io, tu, la tua proposta d'amore e ... Le parole che non ti ho detto. Per fortuna.
Scende una lacrima e la mia testa accenna ad un flebile si.
Ti amo.
Silvia e Paolo si sono sposati in ospedale, poche settimane prima della sua scomparsa.