Vaginoplastica e poi ?
Sembra che la VAGINOPLASTICA ( riduzione delle piccole labbra e ringiovamento della vulva) non sia prerogativa solo delle donne più facoltose. Si sta sempre più facendo strada l'idea che la chirurgia genitale plastica intima, possa portare la donna a maggiori soddisfazioni psicologiche e del piacere sessuale e basta cliccare la parola VAGINOPLASTICA in internet per scovare una serie di specialisti più o meno capaci in ogni dove.
In realtà, credo che dietro alla scelta di sottoporsi ad un intervento simile, si nascondano profonde insicurezze e insidie dell'animo più intimo. Consiglio pertanto di effettuare la scelta dopo un attento percorso di riabilitazione del pavimento pelvico in cui le donne possono "imparare" l'accettazione di se' stesse, le strategie per conoscersi meglio intimamente e le conoscenze dei rischi di un tale intervento che, come potrete leggere sotto, spesso superano i benefici.
La durata dell'intervento dipende dal grado del rilassamento vaginale e dall'estensione del trattamento: pareti/muscoli superiori (anteriori), inferiori (posteriori), o entrambi. Il blocco del nervo pudendo, (il nervo più importante di tutto il pavimento pelvico, che controlla anche gli sfinteri) che viene effettuato all'inizio della procedura, consente di controllare il dolore post-operatorio nelle successive 18-24 ore, dopodichè in genere sono sufficienti i comuni antidolorifici. In preparazione all'uso del laser, nelle pareti anteriore e posteriore della vagina viene iniettata una miscela di anestetici locali, adrenalina e soluzione tumescente. La procedura chirurgica viene effettuata per mezzo di un apposito laser, e le suture di rinforzo della muscolatura anteriore e posteriore (se necessarie), e del perineo, vengono eseguite in funzione della situazione anatomica di partenza e delle richieste della paziente. La riduzione delle piccole labbra segue il ringiovanimento vaginale, e conclude l'intervento, al termine del quale viene applicato localmente il ghiaccio. La dimissione ha luogo entro le successive 5 ore.
I rischi generali sono:
Le complicanze possono essere difetti della cicatrizzazione, infezioni, formazione di sieromi (il sieroma è una piccola raccolta liquida sottocutanea), asimmetria, fibrosi (indurimento temporaneo dei tessuti sottocutanei), anorgasmia e insensibilità temporanea ( variabile da donna a donna) .
In realtà, credo che dietro alla scelta di sottoporsi ad un intervento simile, si nascondano profonde insicurezze e insidie dell'animo più intimo. Consiglio pertanto di effettuare la scelta dopo un attento percorso di riabilitazione del pavimento pelvico in cui le donne possono "imparare" l'accettazione di se' stesse, le strategie per conoscersi meglio intimamente e le conoscenze dei rischi di un tale intervento che, come potrete leggere sotto, spesso superano i benefici.
La durata dell'intervento dipende dal grado del rilassamento vaginale e dall'estensione del trattamento: pareti/muscoli superiori (anteriori), inferiori (posteriori), o entrambi. Il blocco del nervo pudendo, (il nervo più importante di tutto il pavimento pelvico, che controlla anche gli sfinteri) che viene effettuato all'inizio della procedura, consente di controllare il dolore post-operatorio nelle successive 18-24 ore, dopodichè in genere sono sufficienti i comuni antidolorifici. In preparazione all'uso del laser, nelle pareti anteriore e posteriore della vagina viene iniettata una miscela di anestetici locali, adrenalina e soluzione tumescente. La procedura chirurgica viene effettuata per mezzo di un apposito laser, e le suture di rinforzo della muscolatura anteriore e posteriore (se necessarie), e del perineo, vengono eseguite in funzione della situazione anatomica di partenza e delle richieste della paziente. La riduzione delle piccole labbra segue il ringiovanimento vaginale, e conclude l'intervento, al termine del quale viene applicato localmente il ghiaccio. La dimissione ha luogo entro le successive 5 ore.
I rischi generali sono:
- infezioni
- emorragia/ematoma
- necrosi
- perdita momentanea o permanente della sensibilità della zona operata !
- rischi specifici legati all'anestesia
Le complicanze possono essere difetti della cicatrizzazione, infezioni, formazione di sieromi (il sieroma è una piccola raccolta liquida sottocutanea), asimmetria, fibrosi (indurimento temporaneo dei tessuti sottocutanei), anorgasmia e insensibilità temporanea ( variabile da donna a donna) .