Incontinenza urinaria maschile e femminile: manuale per il paziente


Incontinenza ed emozioni


Molti uomini e donne che soffrono di incontinenza anche lieve perdono la fiducia in se stessi, con un inevitabile effetto negativo sulla loro qualità di vita.
Al contrario delle donne, più abituate a parlare dei loro problemi di salute, gli uomini sono più riluttanti ad affrontare l’argomento, tendendo a isolarsi e a modificare il proprio stile di vita.
Dal disagio al senso di ‘umiliazione’ il passo è breve.
Anche perché l’incontinenza riguarda organi che nell’immaginario collettivo sono associati a segni di virilità e nella donna di femminilità.
Quindi, per molti, questo disagio significa, paura della perdita di sensualità, forza, mascolinità. Gli uomini e le donne con problemi di incontinenza tendono a modificare radicalmente le proprie abitudini: smettono di andare in palestra, evitano di organizzare viaggi, di vedere amici e addirittura, si astengono dall’attività sessuale con il/la propria partner, privandosi così deliberatamente di molti piaceri della vita.
La riabilitazione del pavimento pelvico, oltre a modificare alcune abitudini comportamentali, mira al rinforzo di gruppi muscolari importantissimi per riprendere la continenza La terapista riabilitatrice vi spiegherà i concetti fondamentali e gli esercizi che troverete in questo libretto ai fini di una ripresa rapida e duratura. La vostra qualità di vità migliorerà e sarete più felici.
Il primo passo è non avere fretta, essere determinati e costanti.
Siete Pronti ?
Allora … Buon Lavoro !

Nella lettura di questo manuale troverete una terminologia semplice e a tratti non medica che è stata adottata di proposito, ai fini di una maggiore comprensione per il paziente.
Ogni esercizio però, anche se facilmente compreso, dovrebbe essere eseguito previa spiegazione ambulatoriale pratica da parte della terapista.

Bisogna innanzitutto sapere che i muscoli del pavimento pelvico stanno alla base del bacino osseo. Pertanto devono sopportare tutto il peso di ciò che ci sta sopra.
Attenti perciò se avete una certa obesità addominale . la cosiddetta “pancetta”, forse è il caso di perdere peso.

Se pensate al pavimento pelvico, immaginate a tutti i muscoletti che appoggiate sulla sella della bicicletta,
Il pavimento pelvico è come un tappeto elastico intrecciato di fibre superficiali e profonde che stanno alla base del vostro bacino osseo ed è sostenuto da legamenti e fasce come un tappeto elastico, che è sostenuto da corde tese .
Per le donne, all’entrata in menopausa, quelle corde, che sono “ormonodipendenti” si spezzano e il pavimento pelvico potrebbe presentare qualche disfunzione. In menopausa infatti c’è un crollo ormonale e quindi un crollo delle strutture di sostegno.

Per gli uomini, dopo un intervento alla prostata, quei muscoli vanno abituati ad essere usati per far fronte all’incontinenza.

Cosa significa “stringere” i muscoli del pavimento pelvico?
Stringere significa contrarre, strizzare, tirare verso l’interno, è il contrario di rilassare.
Se usate i glutei (cioè i muscoli del vostro sedere) per “stringere” il pavimento pelvico, rinforzerete alcune parti solo superficiali, se invece vi concentrate sul solo muscoletto anale o vaginale, senza stringere i glutei, ma stringendo verso l’interno, come a “risucchio”, rinforzerete le trame più profonde del vostro pavimento pelvico.

Quando non si riesce a trattenere l’urina e l’entità della perdita è o di poche gocce o come un rubinetto aperto, il motivo è che alcuni muscoletti particolari non sono più tonici (forti) o mancano della loro funzione di chiusura.
L’età, l’obesità e il sovrappeso, il diabete, la tiroide mal funzionante, l’ernia del disco, i parti o alcuni interventi chirurgici come la prostatectomia radicale, la resezione del retto, l’isterectomia, l’emorroidectomia, la fistulectomia… possono causare incontinenza urinaria, fecale, problematiche sessuali o dolore pelvico.


Concetti di Base

Ogni volta che stringerete i muscoli del pavimento pelvico, dovrete Espirare (cioè buttare fuori l’aria con la bocca). Quindi, durante la presa d’aria (Inspirazione), i muscoli del pavimento pelvico saranno rilassati

Se stringerete i glutei, in qualsiasi momento, anche l’addome (la pancia) dovrà introflettersi ovvero, “andare in dentro”. E’ come se la pancia e il sedere fossero collegati: si contrae uno e si contrae anche l’altro. Fatelo più volte, durante le normali azioni della vostra giornata (stringi il sedere portando la pancia in dentro).

Se i glutei sono contratti, cioè stretti, il pube è sempre retroverso cioè rivolto verso l’alto
Il pube è il terzo elemento che partecipa alla contrazione dei glutei (cioè del sedere) e all’introflessione della “pancia”.
Glutei contratti, pancia in dentro, pube verso l’alto e muscoli dell’ano stretti a risucchio verso
l’interno è il segreto (THE KNACK, il trucco) per “chiudere il rubinetto difettoso”.

Se soffrite di stitichezza rovinerete anche in una sola spinta defecatoria il lavoro di rinforzo muscolare di una settimana. Parlatene con la vostra terapista che saprà consigliarvi o eventualmente recatevi da un proctologo.

Gli esercizi che seguiranno prevedono il passaggio dalla posizione supina (pancia in su) a quella prona (pancia in giù) e poi in piedi e poi seduti e ancora supini e ancora proni e via così… Al fine di effettuare più volte i movimenti più critici che sono gli spostamenti e i cambi di posizione.

Esercizi in posizione supina, prona, seduta e in piedi

DISTENDERSI A PANCIA IN SU, GINOCCHIA AL PETTO PIEGATE. PIEDI INCROCIATI. MANI SULLE GINOCCHIA. SPALLE RILASSATE. LAVORARE SOLO CON IL MUSCOLETTO ANALE. 200 VOLTE CONSECUTIVE. SIGNIFICA CHE DOVETE STRINGERE A “RISUCCHIO”, CIOE’ VERSO L’INTERNO, IL MUSCOLETTO ANALE, CONTRAENDOLO. DOVRETE FARLO LENTAMENTE. 2 SECONDI PER STRINGERE E DUE SECONDI PER RILASCIARE, AUMENTANDO OGNI GIORNO I SECONDI IN CONTRAZIONE E RADDOPPIANDO I SECONDI PER RILASSARLO.

DISTENDERSI A PANCIA IN SU CON LE GAMBE PIEGATE . PIEDI DIVARICATI APPOGGIATI. BRACCIA LUNGO IL CORPO. INSPIRARE, BUTTARE FUORI L’ARIA LENTAMENTE MENTRE SI STRINGONO I GLUTEI, LA PANCIA SI APPIATTISCE MA RIMANE MORBIDA. ALZARE CONTEMPORANEAMENTE IL BACINO COME UN PONTE MANTENENDO LA CONTRAZIONE E LA PANCIA BLOCCATA IN DENTRO.
Ripetere 15 VOLTE

DISTENDERSI A GAMBE TESE. PIEDI ACCAVALLATI E ALTERNATI. INSPIRARE E MENTRE SI BUTTA FUORI L’ARIA , RETROVERGERE IL BACINO (SIGNIFICA PORTARE IL PUBE VERSO L’ALTO SENZA SOLLEVARE LA SCHIENA MA SCHIACCIANDOLA CONTRO IL PIANO IN CUI SIETE) STRINGENDO BENE IL MUSCOLETTO ANALE E MANTENENDO LA PANCIA IN DENTRO. I GLUTEI SONO CONTRATTI. RIPETERE 10 VOLTE CON GAMBA DX SOPRA E 10 CON LA SX SOPRA.

CAMMINARE AVANTI E INDIETRO IN PUNTA DI PIEDI MANTENENDO GLUTEI STRETTI E PANCIA IN DENTRO. BUTTARE FUORI L’ARIA MENTRE SI CAMMINA. FERMARSI PER INSPIRARE . CERCARE DI RILASSARE LE SPALLE.

FERMI IN PIEDI DAVANTI AD UNA PARETE , EVENTUALMENTE APPOGGIARE LA MANO SULLA PARETE PER NON PERDERE L’EQUILIBRIO. ANDARE IN PUNTA DI PIEDI STRINGENDO I GLUTEI E TENENDO LA PANCIA IN DENTRO. LE SPALLE SONO ALLINEATE. RESPIRARE NORMALMENTE SENZA MAI BUTTARE LA PANCIA IN FUORI. TORNARE GIU’ CON I PIEDI E RIPARTIRE. 30-40 VOLTE. CERCATE DI RICORDARE LA REGOLA: PANCIA E SEDERE STANNO SEMPRE CONTRATTI INSIEME.

DISTESO A PANCIA IN SU CON LE GAMBE ALLUNGATE , POSIZIONARE IL PIEDE DX SUL GINOCCHIO SX , A SQUADRA, MANTENERE L’ALLINEAMENTO DEL BACINO ED EFFETTUARE PRIMA L'INSPIRAZIONE POI LA CONTRAZIONE E CONTEMPORANEAMENTE L'ESPIRAZIONE. I GLUTEI SONO CONTRATTI. RIPETERE 15 VOLTE. CERCARE DI RUOTARE IL BACINO VERSO L'ALTO DURANTE LA CONTRAZIONE. TENERE LA CONTRAZIONE ALMENO PER 15 SEC

SDRAIARSI A PANCIA IN SU.
PRENDERE IL GINOCCHIO DX AL PETTO CON LE MANI . INSPIRARE, STRINGERE E RUOTARE IL BACINO VERSO L'ALTO PER 15 SEC MENTRE SI ESPIRA. LA GAMBA VA TRATTENUTA AL PETTO. CAMBIARE GAMBA ED EFFETTUARE QUESTO ESERCIZIO 5 VOLTE PER GAMBA

PRENDERE ENTRAMBE LE GAMBE AL PETTO ED EFFETTUARE LA CONTRAZIONE DESCRITTA SOPRA. TRATTENERE LE GAMBE AL PETTO DURANTE TUTTA LA CONTRAZIONE. LA PANCIA E’ IN DENTRO MORBIDA. EFFETTUARE QUESTO ESERCIZIO PER 5 VOLTE

METTERE UNA GAMBA SOPRA L'ALTRA INCROCIANDOLE, LE GAMBE SONO DISTESE. EFFETTUARE LA CONTRAZIONE DEI GLUTEI DOPO AVER INSPIRATO E RUOTARE IL BACINO IL PIU' POSSIBILE VERSO L'ALTO. PANCIA SEMPRE IN DENTRO. ESPIRARE CONTEMPORANEAMENTE CONTANDO A VOCE ALTA FINO A 20.

GAMBE PIEGATE E GINOCCHIA VICINE. I PIEDI APPOGGIATI AL LETTINO. LEGARE UNA BANDA ELASTICA SULLE GINOCCHIA IN MODO DA TENERLE UNITE. INSPIRARE, CONTRARRE IL PAVIMENTO PELVICO ED ALZARE IL BACINO FINO A INARCARE POCO LA SCHIENA. CONTEMPORANEAMENTE APRIRE LE GINOCCHIA CONTROFORZA ALLA BANDA ELASTICA. TRATTENERE PER 10 SECONDI BUTTANDO FUORI L'ARIA LENTAMENTE..PANCIA SEMPRE COSTANTEMENTE IN DENTRO. Ripetere 5 volte.

ESERCIZIO IN PIEDI A GAMBE UN PO’ DIVARICATE. APPOGGIARSI CON LE SPALLE AD UNA PARETE, RICORDANDOSI DI ALZARSI IN CONTRAZIONE DEI MUSCOLI DEL PAVIMENTO PELVICO. DIVARICARE LE GAMBE (50 CM) INSPIRARE PROFONDAMENTE. APPOGGIARE LA TESTA ALLA PARETE. CONTRARRE IL PAVIMENTO PELVICO . ESPIRARE LENTAMENTE E SCENDERE UN POCHINO PIEGANDO LE GINOCCHIA SENZA SOLLEVARE I TALLONI MA MANTENENDO LA CONTRAZIONE PER 10 SEC.. LA SCHIENA SI APPOGGIA CON FORZA ALLA PARETE DURANTE LA RETROVERSIONE DEL BACINO. POI RISALIRE IN PIEDI E RILASSARE.. RIPETERE PER 15 VOLTE . DURANTE LA RISALITA SI DEVE MANTENERE LA CONTRAZIONE.

SEDERSI IN UNA SEDIA . DIVARICARE LE GAMBE LEGGERMENTE (50CM). BRACCIA RILASSATE LUNGO IL CORPO. INSPIRARE, CONTRARRE IL PAVIMENTO PELVICO ED ESPIRARE LENTAMENTE MANTENENDO LA CONTRAZIONE PER 15 SEC . SCHIACCIARE LA SCHIENA SULLO SCHIENALE DELLA SEDIA AIUTA A INTROFLETTERE LA PANCIA. POI RILASSARE LENTAMENTE. RIPETERE PER 10 VOLTE


PANCIA IN GIU’ , INCROCIARE LE CAVIGLIE PIEGANDO LE GAMBE ALL’ALTEZZA DEL GINOCCHIO, DIVARICARE LE GINOCCHIA. MANI SOTTO AL MENTO.. STRIZZARE VELOCEMENTE I GLUTEI (OVVERO IL SEDERE) INTROFLETTENDO L’ADDOME. RESPIRO FLUIDO E SPONTANEO. NON FORZATO. RIPETERE 50 VOLTE. ATTENZIONE A NON SPINGERE CON LA PANCIA

IN PIEDI , MANI AI FIANCHI, PIEDI RIVOLTI VERSO L’ESTERNO E DISTANZIATI, GINOCCHIA PIEGATE, RETROVERSIONE DEL BACINO E ANTIVERSIONE VELOCI. IL RESPIRO NON E’ FORZATO. CONTARE 50 VOLTE.. (RETROVERSIONE = GOBBA E PUBE IN AVANTI ; ANTIVERSIONE= SEDERE A PAPERA CON SCHIENA INARCATA)

STENDERSI SUL LETTO A PANCIA IN SU CON LE GAMBE SEMIPIEGATE E LE BRACCIA LUNGO IL CORPO, INSPIRARE E POI MENTRE SI ESPIRA, ROTEARE IL BACINO+ GINOCCHIA A DX E POI A SX FACENDO PENDERE LE GINOCCHIA DI VOLTA IN VOLTA A DX E A SX. GIRARE LA TESTA DALLA PARTE OPPOSTA DELLE GINOCCHIA. RIPETERE 10 VOLTE. ATTENZIONE A NON LASCIARE LA PANCIA IN FUORI. I GLUTEI SONO STRETTI PER RIUSCIRE A MANTENERE L’ADDOME IN DENTRO.

SEDERSI SU UNA SEDIA O DISTENDERSI A LETTO CON LE GAMBE SEMIPIEGATE, LEGARE LE GINOCCHIA CON UNA BANDA ELASTICA , INSPIRARE E DIVARICARE LE GINOCCHIA CONTROFORZA ESPIRANDO. RICORDARE DI STRINGERE I GLUTEI MENTRE SI APRONO LE GINOCCHIA. RICORDARE CHE L’ADDOME E’ SEMPRE INTROFLESSO. RIPETERE 20 VOLTE.

POSIZIONE SDRAIATA DI LATO, GOMITO PIEGATO SOTTO L’ORECCHIO. GINOCCHIA PIEGATE A CONCHIGLIA A 90°. RANNICCHIATI. INSPIRARE, ESPIRARE E TIRARE LA PANCIA IN DENTRO, STRINGENDO I GLUTEI. RIPETERE 5 VOLTE PER OGNI LATO. L’ARIA ESCE DALLA BOCCA IN MODO IMPERCETTIBILE E NON SOFFIANDO RUMOROSAMENTE.

POSIZIONE DI LATO GAMBE ALLUNGATE UNA SULL’ALTRA. BRACCIO SOTTO ALL’ORECCHIO. INSPIRARE E MENTRE SI ESPIRA PRATICARE 20 MOVIMENTI PICCOLI CIRCOLARI DELLA GAMBA SUPERIORE . LA PANCIA E I GLUTEI SONO CONTRATTI. MANTENERE L’ALLINEAMENTO DEL CORPO E L’EQUILIBRIO SUL FIANCO. RIPETERE SUL FIANCO OPPOSTO

PANCIA IN SU GAMBE DISTESE. INSPIRARE E MENTRE SI ESPIRA PORTARE LE GAMBE AL PETTO CON FORZA. POI RILASSARE TUTTO TENENDO LE GAMBE AL PETTO. RIPARTIRE DA QUESTA POSIZIONE. INSPIRARE RISTENDERE LE GAMBE ESPIRANDO. RILASSARE.

Consigli utili e indispensabili per migliorare la vostra condizione:

Rimuovete ogni tipo di assorbente durante la notte non appena vi accorgerete
di svegliarvi con il pannolino asciutto..
In posizione sdraiata, non c’è pressione sulla vescica e quindi non si perde urina. A meno che non siate delle trottole, e, dormendo profondamente, girandovi a destra e a sinistra senza pensare a trattenere, potreste perdere qualche goccia per la spinta della pancia.

Come vi ho detto prima, il pavimento pelvico risente di tutto il peso che sta sopra di lui. Pertanto se non vi stendete mai durante il giorno, verso le ore 17- 18 del pomeriggio, potreste perdere maggiormente urina, a causa di una eccessiva stanchezza muscolare che non risponde alla contrazione. (è come se non riusciste a tenere il rubinetto chiuso).
Ecco perché dopo pranzo è importante riposare.
Riposarsi in posizione orizzontale (sdraiati) non significa riposarsi da seduti. Anzi, proprio da seduti, il pavimento pelvico sostiene maggior peso. Quindi stendersi significa distesi a letto o sul divano, magari con le gambe più alte rispetto al pavimento pelvico.

Quando vi alzate da una sedia, rallentate un attimo e pensate.
Dovrete prima inspirare (cioè prendere l’aria con il naso) poi, mentre buttate fuori l’aria e tenete l’addome (la pancia) in dentro, vi alzerete stringendo il muscoletto anale.

Appena vedrete che potete trascorrere alcune ore senza bagnarvi, cercate di rimuovere ogni assorbente. L’attenzione che dedicherete così al vostro pavimento pelvico, sarà decisamente maggiore. Il pannolino è una sicurezza anche psicologica che non vi costringe a pensare al “muscoletto da stringere”.

Se siete uomini, cercate di mingere in piedi e non seduti, per vuotare completamente la vescica. cercate anche di rimanere di fronte al water qualche secondo dopo la minzione, respirando profondamente e rilasciando i glutei, perché potreste accorgervi di avere altre gocce da vuotare.



Domande e Risposte frequenti

Vi chiederete perché l’ano? Il motivo è che il vostro rubinetto mancante, si chiude alla base del pene, se siete uomini , o, sotto al clitoride, se siete donne, ed è direttamente collegato all’ano.

Perché non si perde da seduti?
Perché l’uretra (cioè il canalino dal quale esce l’urina) si piega quasi a metà, chiudendo il rubinetto.

E se dovete fare dei lavori pesanti?
Ricordatevi che ogni volta che la vostra pancia sarà “spinta bella in fuori”, cioè i muscoli addominali saranno contratti, duri, graveranno sul pavimento pelvico , avverrà una spinta verso il basso, rovinando tutto il vostro lavoro di rinforzo.

E come si può fare?
Ricordandosi di stringere sempre i muscoli del pavimento pelvico prima e durante lo sforzo, ma sempre e solo con la pancia in dentro.










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