Il cancro del colon e del retto


Il cancro del colon rappresenta attualmente la seconda causa di morte per neoplasia nei paesi occidentali (dopo il cancro del polmone per l’ uomo ed il cancro della mammella per la donna).


In particolare il Italia ci sono 25.000 nuovi casi /anno. L’incidenza maggiore si registra in Nord America ed Europa Orientale mentre è minore in Asia, Africa e Sud America.Probabilmente per il tipo di alimentazione, anche se non è l'unico fattore di rischio.
Il picco d’insorgenza è tra i 60-70 anni

I fattori di rischio sono di tipo ereditario, non ereditario ed alimentare e sono rappresentati da:

malattie eredo-familiari: poliposi familiare del colon, sdr. Di Peutz-Jeghers, sdr. Di Lynch (tendenza ereditaria a sviluppare carcinomi del colon in assenza di poliposi)
polipi del colon malattie infiammatorie croniche (retto-colite ulcerosa e morbo di Crohn)
età (l’incidenza superiore tra le persone di età compresa tra i 60 e i 70 anni )
dieta ipercalorica e ricca in grassi animali e dieta povera di scorie

                                                             
                                                                Polipi del colon

Sono piccole escrescenze dovute al proliferare della mucosa intestinale: sono neoplasie benigne ma possono evolvere in neoplasie maligne.
La colonscopia è l'esame che ne evidenzia la presenza. Anche la ricerca del sangue occulto nelle feci può nascondere la presenza di un polipo. In ogni caso, evacuare e
pulirsi con la carta igienica guardando se è sporca di sangue, può essere prevenzione. Per escludere un tumore, il coloproctologo potrà evidenziare la presenza di emorroidi sanguinanti e tranquillizzarvi.
La probabilità che un polipo del colon evolva verso una forma invasiva di cancro dipende dalla sua dimensione.

La terapia di scelta del tumore del colon-retto è la chirurgia. L’intervento chirurgico consiste nell’asportazione di un tratto di colon e/o del retto e ricostruzione della continuità del canale alimentare. Se non è possibile ricostruire il tramite subito, si confeziona una stomia temporanea (ovvero si collega alla pancia un pezzo di intestino a monte della congiunzione interna, per poter far fuoriuscire le feci senza che queste passino per la sutura interna).
SE il tumore infiltra gli sfinteri anali, il chirurgo confezionerà una stomia definitiva poichè bisognerà amputare completamente il pavimento pelvico.
Si ricorda che la stomia è l'abboccatura dell'intestino alla pancia, dove verrà poi attaccato un sacchettino adesivo, per raccogliere le feci.

La chemioterapia rappresenta l’unica terapia nei casi di tumori in fase avanzata ovvero quando sono intaccati i linfonodi.
La radioterapia sia pre che post-operatoria è efficace per i tumori del retto, per ridurne il volume (se pre intervento) o per ridurre il rischio di recidiva (cioè che il tumore si riformi nello stesso posto, se post intervento).




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